26 Ottobre 2022
L'ordine del discorso dominante, specializzato nel mistificare la realtà e nel presentarla dal punto di vista dei gruppi dominanti, ci fa credere che gli italiani siano del tutto a favore della sporca guerra in Ucraina condotta dal guitto Zelensky per conto degli Stati Uniti d'America, che lo usano come un fantoccio manovrato a distanza. Eppure i recenti sondaggi smentiscono palesemente l'ordine del discorso dominante e confermano ampiamente ciò che da tempo avevamo inteso: gli italiani non vogliono la guerra contro la Russia, desiderano anzi la pace il prima possibile. Alla ragione delle armi preferiscono le armi della ragione: e ritengono che si debba il prima possibile a divenire a negoziati e trattative che pongano fine a questo massacro inutile che siamo soliti appellare guerra. Gli italiani sono contrari al conflitto sicuramente anche per ragioni prosaiche, poiché hanno ben compreso che cosa economicamente significhi la guerra: le bollette glielo hanno insegnato molto rapidamente, e in modo difficilmente confutabile, in questi mesi.
Oltre a ciò, tuttavia, vi è anche un elemento ideale e culturale: gli italiani sanno bene che la loro Costituzione all’articolo 11 mette al bando la guerra anche come strumento di risoluzione delle controversie internazionali. Il fatto tuttavia che le classi politiche non si curino minimamente della volontà degli italiani e continuino ostinatamente a procedere nella guerra voluta da Washington spiega molto chiaramente come l'Italia sia in larga parte subordinata a ragioni sovranazionali, segnatamente a quelle legate alla civiltà del dollaro e al suo imperialismo, che tratta l'Italia e l'Europa tutta come colonie prive di ogni autonomia. Gli italiani vogliono la pace, non la guerra. Questo è ciò che l'ordine del discorso sta provando in tutti i modi a occultare, cercando invece di far apparire subito la mente come l'Italia sia integralmente dalla parte di Washington e dell'Ucraina del guitto dei guitti. La verità è sempre rivoluzionaria, diceva Gramsci: per questo il potere vive della menzogna e prova in ogni modo a far tacere la verità, o meglio a far passare la menzogna per unica verità consentita.
di Diego Fusaro
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