05 Ottobre 2022
L’Ue non vuole metterselo in testa. E dopo il tentativo fallito del price cap sul gas russo ci prova anche col petrolio. Stessa provenienza, Mosca, stesso risultato: un insuccesso annunciato. Oggi, mercoledì 5 ottobre, i 27 Paesi dell’Unione europea hanno raggiunto l’intesa per un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, l’ottavo dall’inizio del conflitto. Un accordo che, come più volte annunciato, vede al suo interno anche il price cap al petrolio russo. Il via libera, come appreso da fonti europee, è arrivato questa mattina nel corso del Coreper, la riunione dei Rappresentanti dei Paesi membri. La formalizzazione dell’approvazione dell’ottavo pacchetto arriverà per procedura scritta. Che sul tetto del prezzo del petrolio, come per il gas, si rivelerà un fallimento. Perché, ed è questo che l’Ue sembra proprio non capire, il prezzo lo fa il mercato. Sempre.
Giornata movimenta, quella odierna, per l’oro nero. Nello stesso giorno in cui Bruxelles ha dato il via libera definitiva al pacchetto consentente il price cap sul petrolio russo, Opec+, l’organizzazione dei paesi esportatori di greggio allargata alla Russia, ha annunciato che a partire da novembre, su spinta dell’Arabia Saudita, taglierà la produzione di petrolio di due milioni di barili al giorno. La decisione è stata presa, si legge in un comunicato, “alla luce dell’incertezza che circonda le prospettive economiche e del mercato petrolifero globale e della necessità di migliorare le linee guida a lungo termine per il mercato e in linea con l’approccio vincente di essere proattive”.
Secondo il Wall Street Journal, la decisione potrebbe minare il piano del G7 per limitare il prezzo del petrolio russo sul mercato globale, parte fondamentale della battaglia economica dell’Occidente contro Mosca. E per il fronte occidentale si è espresso il presidente degli Usa, Joe Biden, secondo il quale “è chiaro che l’Opec+ si sia allineato con la Russia”. Diversi analisti concordano sul fatto che la mossa di Opec+ sia una grande vittoria per Mosca e un problema per Biden a un mese dalle elezioni di metà mandato, col prezzo della benzina che negli Stati Uniti è tornato a salire.
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