05 Ottobre 2022
Illustrazione ad opera di Niklas Elmehed, illustratore ufficiale del Nobel 2022.
Nella scienza, spesso la semplicità è il punto di partenza per le grandi scoperte. E "semplicità" è la parola chiave per spiegare la click chemistry, tecnica volta al ricombinare le molecole utilizzando solo ossigeno e acqua, ingredienti facilissimi da reperire. Una tecnica che ha già trovato numero applicazioni, e che è valso a tre scienziato il Nobel per la chimica: Carolyn Bertozzi, Morten Meldal e Barry Sharpless, questo ultimo già vincitore nel 2001 (è il quinto scienziato nella storia a ottenerne due). Scopriamo come ciascuno di loro ha contribuito a sviluppare questa tecnica rivoluzionaria.
Premiati gli ingegneri delle molecole, che
Nella storia della scienza, capita spesso che le grandi scoperte siano opera non di un singolo genio, ma di persone di diversi luoghi e tempi che, a partire da scoperte semplici, sviluppano tecniche sempre più raffinate e utilizzabili. Ed è il nostro caso: la tecnica fu in origine sviluppata da Sharpless, ma in origine non si poteva applicare che al materiale inorganico. Meldal la scoprì autonomamente nello stesso periodo, e cominciò a utilizzarla per mappare il genoma umano. Fu infine Bertozzi a scoprire come utilizzarla per modificare anche molecole biologiche, con ovvie ricadute sull'impiego medico di queste scoperte, che hanno già avuto applicazione nelle terapie contro il cancro.
La tecnica permette di inventare molecole nuove, inesistenti in natura, e di farlo con una procedura semplice, che richiede ingredienti facilissimi da trovare; dunque, una tecnica che, anziché mimare la complessità delle reazioni chimiche naturali, costituisce procedura semplice e universalmente applicabile.
"Semplicità" è una parola chiave di questa premiazione Nobel: "Il Premio per la Chimica di quest'anno si occupa di non complicare eccessivamente le cose, ma di lavorare con ciò che è facile e semplice", dice il presidente del Comitato Nobel per la Chimica Johan Aqvist. Anche l'anno scorso erano stati premiati due scienziati che avevano lavorato sull'assemblaggio di molecole, Benjamin List e David MacMilla, segno che si tratta di una prospettiva di ricerca di estrema attualità.
I vincitori hanno manifestato grande entusiasmo: Bertozzi ha detto "Non riesco neanche a respirare!". La scienziata, dichiaratamente lesbica, è anche impegnata in cause di giustizia sociale e riconoscimento dei diritti civili. A lei e ai due compagni di vittoria spetta il premio, 900.000 euro da dividere in tre.
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