Mercoledì, 15 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Morte Mahsa Amini: la Casa Bianca si gioca la "carta dei diritti umani" ma in realtà nasconde migliaia di crimini

Davvero ci sorprendiamo dell'opportunismo del regime statunitense e del suo uso della retorica sui diritti umani per fomentare un "cambio di regime" o una rivoluzione colorata in Paesi come la Repubblica Islamica dell'Iran, i quali hanno rifiutato di sottomettersi alle politiche economiche statunitensi e alla sua belligeranza militare?

03 Ottobre 2022

Morte Mahsa Amini: la Casa Bianca si gioca la "carta dei diritti umani" e si erge su un piano morale superiore ma non è innocente

Mahsa Amini (fonte: facebook Vicki Ward MP for Eltham)

La Casa Bianca ha definito la morte di Amini come una "flagrante e chiara violazione dei diritti umani" nonostante le prove video mostrino la ragazza collassare da sola all'interno della stazione di polizia, senza nessuna violenza.

Il direttore generale del dipartimento di medicina forense di Teheran, il Dr. Mehdi Forozche, ha dichiarato nel suo rapporto che non ci sono segni di violenza o ferite, cosi come non sono state riscontrate emorragie o contusioni dei suoi organi interni che possano essere riconducibili alla sua morte.

Ancora una volta potete vedere la Casa Bianca giocare la "carta dei diritti umani" e ergersi su un piano morale superiore, quando il governo statunitense spende più di 1.5 miliardi per risarcire dagli abusi della polizia che coinvolgono migliaia di agenti accusati di violazioni.

Inoltre ogni anno si assiste al costante aumento delle sparatorie con esiti mortali in cui sono coinvolti gli agenti di polizia statunitensi: all'8 settembre 2022 sono stati uccisi 730 civili, di cui 71 neri, mentre nel 2021 ci furono 1.055 uccisioni da parte della polizia e nel 2020 circa 1.020.

Davvero ci sorprendiamo dell'opportunismo del regime statunitense e del suo uso della retorica sui diritti umani per fomentare un "cambio di regime" o una rivoluzione colorata in Paesi come la Repubblica Islamica dell'Iran, i quali hanno rifiutato di sottomettersi alle politiche economiche statunitensi e alla sua belligeranza militare?

Ci sorprendiamo come i media supportati dall'Occidente e i social media siano inondati di articoli, blog e podcast che cercano di indirizzare l'opinione pubblica contro l'Iran, con chiare incitazioni alla mobilitazione e alla discussione sulle libertà pubbliche e personali a Teheran? La risposta è semplice: no.

In maniera assolutamente irrispettosa riguardo alle indagini sulla tragica morte di Amini, che sono ancora in corso, i media supportati dall'Occidente e da alcuni Stati arabi continuano a focalizzarsi solo sull'incidente, distorcendo i fatti per assecondare i loro sinistri fini, mentre non dicono assolutamente nulla riguardo delle prove che si stanno raccogliendo nelle indagini.

Continuano ad incitare alla ribellione contro la polizia e il governo iraniano, mentre immaginano che il sangue innocente versato nelle strade dell'Iran condurrà alla fine della Rivoluzione Islamica e riporterà un regime filo-occidentale nel Paese. Questo è quello che desiderano.

I media occidentali continuano a ritrarre le proteste in Iran come un segno inequivocabile di cambiamento nel Paese, suggerendo che i rivoltosi costituiscano la maggioranza della popolazione.

Coloro che bruciano le bandiere iraniane, vandalizzano proprietà pubbliche, attaccano ambulanze [4] e alzano slogan per un "cambio di regime" sono una manciata di teppisti che lavorano per le agenzie occidentali.

La maggioranza è composta dalle persone che venerdì sono scese orgogliosamente in strada a Teheran e nelle altre grandi città dell'Iran [5] per riaffermare i loro sacri valori e gli ideali della Rivoluzione Islamica e dei martiri che diedero la propria vita per tenere viva la rivoluzione. Il loro sangue rappresenta la linea rossa.

Di Marwa Osman. Fonte: Press TV (25/09/2022)

La Dottoressa Marwa Osman è assistant professor in Libano, scrittrice, commentatrice politica, produttrice e presentatrice di Press TV

[1] Immagini delle telecamere a circuito chiuso della giovane iraniana Mahsa Amini nella stazione di polizia


[2] Rivoltosi tagliano la gola a un ufficiale di sicurezza iraniano durante i recenti disordini in Iran


[3] Police shootings database 2015-2022 - Washington Post


[4] Ambulanza bruciata nei disordini


[5] Manifestazioni a sostegno dell'Iran contro il sabotaggio e l'intervento occidentale

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x