06 Maggio 2022
L'Ue mette nel mirino Alina Kabaeva: sanzioni alla fidanzata di Putin. Non solo embargo del petrolio, la principale banca russa Sberbank, e le sanzioni contro il patriarca Kyrill o i familiari del portavoce Dmitry Peskov. Una delle misure che l'Unione europea si prepara ad inserire nel sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia è passata sinora sotto traccia ma rischia di essere quella che diventerà il cosiddetto punto di non ritorno: l'inserimento nella black list di Alina Kabaeva, quella che per tutti è l'attuale fidanzata del presidente russo Vladimir Putin. E il motivo è molto semplice: per molti, oltre ad essere legata sentimentalmente al leader del Cremlino, l'ex ginnasta è anche la prestanome usata da Mosca per occultare i beni del presidente russo in Occidente.
Manca ancora l'ufficialità ma dalla bozza diffusa da Bloomberg sembra proprio che Bruxelles sia intenzionata a fare un passo considerato per molti decisivo, tanto che fin qui non è stato fatto nemmeno dagli Stati Uniti di Joe Biden. All'inizio del conflitto in Ucraina Washington voleva colpire Kabaeva salvo poi tornare indietro, consapevole del fatto che colpire l'ex atleta equivale a colpire direttamente Putin, compromettendo quasi irreparabilmente i rapporti con la Russia.
Se i 27 approvassero il pacchetto includendo anche il suo nome, per Kabaeva sarebbe impossibile entrare in un Paese Ue e tutti i suoi beni in Europa sarebbero congelati. Nel documento provvisorio si legge che la donna, 38 anni, è "strettamente legata al presidente Vladimir Putin". Un'espressione apparentemente vaga, perché in realtà dal Cremlino non sono mai arrivate conferme ufficiali sul rapporto sentimentale tra i due.
Kabaeva ha 38 anni e ha tenuto sempre un profilo dimesso. Ha un grande passato come sportiva: nel 2004 ha vinto l'oro olimpico nella ginnastica ritmica e poi è stata portabandiera ai Giochi di Sochi dieci anni fa. Terminata la carriera sportiva, è diventata una grande sostenitrice del presidente russo, tanto da diventare una parlamentare di Russia Unita, il partito di Putin, alla Duma.
Dalla politica è passata poi alla carriera dirigenziale, diventando presidente del cda dell'importante gruppo mediatico National Media Group. Si dice che i suoi tre figli, con i quali vive in Svizzera, siano tutti del presidente, che non ha mai ufficializzato pubblicamente il rapporto. Nel 2008 un quotidiano russo aveva rivelato che i due stessero per sposarsi ma il Cremlino smentì seccamente e il giornale fu costretto a chiudere poco dopo.
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