20 Aprile 2022
fonte: Twitter @Charles Michel
Il presidente del Consiglio Europeo Charles Michel è arrivato questa mattina, intorno alle 9.30 (ore italiane), in treno a Kiev e sui social ha pubblicato una foto del suo arrivo nella Capitale ucraina, che viene definita da Michel "cuore dell'Europa libera e democratica". Michel si è poi recato, intorno alle 12, presso la città di Borodyanka e, contemporaneamente, ha scritto un messaggio su Twitter: "A Borodyanka, come a Bucha e in tante altre città, la storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi". Poi ha concluso: "Non ci può essere pace senza giustizia".
Circa due settimane fa, all'inizio del mese di aprile, a recarsi nel Paese di Zelensky erano già stati sia la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, sia l'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue Josep Borrell. I due, tra le altre cose, avevano visitato Bucha, cittadina alle porte di Kiev oggi tristemente nota per il cosiddetto "massacro" che si sarebbe verificato proprio nel corso di questa guerra tra Ucraina e Russia.
All'arrivo a Kiev, Charles Michel è stato accolto dalla vice primo ministro Olha Stefanishyna. Tra poco il presidente del Consiglio Europeo incontrerà anche il presidente Volodymyr Zelensky. L'orario e il luogo tuttavia non sono stati resi noti per questioni di sicurezza.
E mentre Charles Michel giunge a Kiev, su Telegram, la vice premier ucraina, Iryna Vereshchuk, diffonde un messaggio: "Alla luce della situazione umanitaria catastrofica a Mariupol è in questa direzione che oggi concentriamo il nostro impegno. Siamo riusciti a concordare preventivamente un corridoio umanitario per donne, bambini e anziani", precisa il braccio destro di Zelensky. L'obiettivo è il trasferimento in direzione di Zaporizhzhia via Berdyansk. "Però - conclude infine Iryna Vereshchuk - a causa della situazione della sicurezza molto difficile, potrebbero esserci cambiamenti".
"Gli ucraini sperano di riuscire a far arrivare 90 bus a Mariupol per far uscire dalla città assediata 6.000 persone, tra donne, bambini e anziani", ha affermato il sindaco della città, Vadym Boichenko. Le sue parole vengono rilanciate dalla Bbc. Secondo il primo cittadino, circa 100.000 civili resteranno però a Mariupol, dove decine di migliaia sarebbero stati uccisi. Tuttavia, dall'altra parte, il Cremlino smentisce categoricamente qualsiasi attacco ai civili: "Colpiamo solo le strutture militari e le truppe addestrate", commentano da Mosca.
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