29 Marzo 2022
In merito alla guerra tra Ucraina e Russia, un'inchiesta del New York Times getta delle ombre sul gruppo finlandese tlc Nokia. La nota azienda di apparecchiature per telecomunicazioni, per il quotidiano avrebbe svolto un ruolo chiave nel garantire lo spionaggio informatico della Russia, costruendo un sistema per ascoltare le telefonate e intercettare le e-mail.
Dall’inizio di marzo Nokia ha annunciato lo stop alle vendite in Russia a causa della guerra. Una linea scelta anche da altre aziende, che non hanno mancato di questa occasione per far valere la loro "trasparenza" anche a fronte di un calo di vendite. L'azienda finlandese ha condannato l'invasione dell'Ucraina ma malgrado questo sembra ci siano prove sul suo coinvolgimento nella guerra. Nel paese di Putin restano attivi apparecchiature e software, fornite per oltre 5 anni a Mosca da Nokia, la quale viene usufruita per "il più potente strumento di sorveglianza digitale del governo con la più grande rete di telecomunicazioni del paese". Quando Nokia lasciò il paese non menzionò questo fatto.
Lo strumento a cui si fa riferimento è il SORM (Sistema di accertamento investigativo). Il principale servizio di intelligence russo viene utilizzato dall'FSB, per ascoltare le conversazioni telefoniche, intercettare messaggi elettronici e di testo e tenere traccia di altre comunicazioni internet, ma anche per tracciare pagamenti bancari. Nato nel 1995, negli ultimi anni è stato ammodernato, in modo da controllare anche social e attività online. Il quotidiano americano riferisce che potrebbe essere utilizzato per "eliminare e mette a tacere le voci contro la guerra all'interno della Russia".
La Russia è fondamentale per Nokia ma anche il contrario. Il colosso finlandese è uno dei principali fornitori di apparecchiature e servizi a vari clienti di telecomunicazioni per aiutare le loro reti a funzionare. Un esempio di come anche i più grandi colossi fanno fatica a restano neutrali se messi in mezzo ai governi autoritari. Google e Twitter in passato hanno faticato a trovare un equilibrio nella dichiarazione della Russia di cancellare tutti i contenuti che potessero nuocere il Cremlino. Mentre Apple in passato ha lavorato con un partner statale per archiviare i dati dei clienti in Cina. Il Sorm è stato utilizzato - fra l'altro - anche per tenere sotto controllo i sostenitori di Alexei Navalny e lo stesso leader dell'opposizione.
In riferimento all'articolo pubblicato il 29 marzo, riceviamo e pubblichiamo il seguente statement di Nokia
Il New York Times, nel suo articolo del 28 marzo, fa alcune affermazioni riguardo il ruolo che Nokia ha avuto nel sistema per le attività investigative della Russia, noto anche con la sigla SORM. Nokia ritiene questo articolo fuorviante. Come chiarito al New York Times, Nokia non produce, installa o supporta apparecchiature o sistemi SORM. Qualsiasi allusione a riguardo, non è corretta.
Nokia è uno dei numerosi fornitori di infrastrutture di rete che hanno fornito il mercato russo. L'articolo sostiene che le reti Nokia hanno un ruolo attivo nell'abilitare le apparecchiature SORM. Questo non è corretto. Come qualsiasi altro fornitore di infrastrutture di rete, Nokia è tenuta a garantire che i prodotti di rete venduti abbiano la capacità passiva di interfacciarsi con le apparecchiature legali di intercettazione delle forze dell'ordine. Ciò è regolato da standard riconosciuti a livello internazionale, così come dalle normative locali. Tutti gli accordi presi da Nokia passano attraverso un rigoroso processo di valutazione dei diritti umani che viene esaminato esternamente e controllato dalla Global Network Initiative (GNI). Nokia è il primo e unico fornitore di apparecchiature per le telecomunicazioni ad avvalersi di questa valutazione esterna.
Nonostante le numerose richieste da parte di Nokia, non sono stati forniti i documenti su cui il New York Times ha presumibilmente basato il suo articolo e quindi non è stata in grado di valutare la loro autenticità. Tuttavia, il NYT ha confermato a Nokia che si trattava degli stessi documenti condivisi e riportati pubblicamente da TechCrunch nel 2019 e, come chiarito all'epoca, non mostrano la produzione, l'installazione o il supporto di apparecchiature o sistemi SORM da parte di Nokia.
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