16 Marzo 2022
Bombardamento in Ucraina
Si avvicina la fine della terza settimana di scontro militare fra Russia e Ucraina. Dagli Usa il presidente Joe Biden annuncia un aumento delle risorse economiche offerte: "Con il nuovo pacchetto offriamo un'assistenza senza precedenti all'Ucraina", ha dichiarato Biden. Altri 800 milioni di dollari in aggiunta ai 200 già stanziati nei giorni scorsi, per un totale di un miliardo di dollari. "Manterremo alta la pressione sull'economia russa, l'obiettivo è far pagare un prezzo alto a Putin", ha aggiunto. Quest'ultimo intanto durante un discorso trasmesso dalle tv russe ha definito l'operazione militare in Ucraina "un successo". "Quello che vuole fare l'occidente è smembrare la Russia", ha dichiarato. E in merito alle atrocità della guerra: "Il vero genocidio è avvenuto in Donbass negli ultimi 8 anni".
Il Presidente Zelensky continua il suo giro d'incontri diplomatici con delegazioni estere, capi di stato e parlamenti. Stavolta interviene al Congresso Usa dove continua a spingere per l'introduzione di una no-fly zone sul suo paese. In alternativa, Zelensky ha chiesto "difese anti-aeree" per contrastare le continue incursioni nemiche: "Stiamo vivendo l'11 settembre da tre settimane", ha affermato.
Mentre i colloqui tra le delegazioni di Kiev e Mosca sono in corso, la Russia parla di una possibile neutralità dell'Ucraina "sul modello della Svezia o dell'Austria". Ad annunciarlo è il capo della delegazione russa Vladimir Medinsky, secondo il quale lo Stato di Zelensky potrebbe presto diventare "neutrale", ma dotato comunque di un esercito proprio e di forze navali. "Si discute dello sviluppo dello status neutrale dell'Ucraina, della smilitarizzazione dell'Ucraina e di tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell'esercito ucraino", fa sapere Medinsky.
"Comprendiamo il tentativo dei nostri partner di mantenere l’iniziativa nel processo di negoziazione", risponde su Twitter il consigliere della presidenza ucraina, Mykhailo Podolyak. "Si parla di modelli di neutralità svedesi o austriaci. Ma l'Ucraina è in uno stato di guerra diretta con la Russia. Pertanto, il modello può essere solo ucraino e solo con garanzie di sicurezza verificate giuridicamente. Non possono esserci altri modelli o opzioni. Cosa significa questo? In primo luogo, garanzie assolute sulla sicurezza assoluta. Efficaci, non da protocollo o tipo quelli di 'Budapest'", conclude infine.
Sulla base di quanto sta accadendo in questi ultimi giorni in Ucraina, la possibile neutralità di Kiev viene "valutata seriamente nei colloqui" e a ribadirlo è anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov citato dall'emittente televisiva Rbc. "Gli accordi sono vicini ad essere raggiunti", spiega ancora. Dall'altra parte anche Zelensky sembra fare un passo avanti per porre fine al conflitto: "Ora i negoziati con Mosca sono più realistici". Secondo il capo negoziatore di Kiev si tratta sempre di "colloqui difficili, ma - precisa - rimane aperta la strada per il compromesso".
"Le questioni chiave per noi sono la sicurezza delle persone nell'Ucraina orientale e la smilitarizzazione dell'Ucraina", annuncia il russo Lavrov, mentre aggiunge però che ci sono "anche altre questioni importanti, incluso l'uso della lingua russa in Ucraina e la libertà di parola". I colloqui tra i rappresentanti di Kiev e Mosca non sono facili ma, "c'è la possibilità di arrivare a un compromesso", ribadisce anche Lavrov. I due Paesi sono "vicini a raggiungere alcuni accordi".
"Tutte le guerre terminano con degli accordi", risponde allora Volodymyr Zelensky. "Come mi è stato detto dagli esperti, le posizioni nei negoziati sembrano oggi più realistiche. Tuttavia c'è ancora tempo perché siano raggiunte decisioni nell'interesse dell'Ucraina", precisa. Proprio oggi, mercoledì 16 marzo 2022, è previsto un nuovo round di colloqui tra delegazione russa e quella ucraina.
L'Ucraina entrerà nella Nato? Sono in tanti a domandarselo e a dare una risposta oggi è il ministro della Difesa estone Kalle Laanet. "Ho capito - dice a margine della ministeriale Difesa Nato - che quando il presidente Zelensky dice che non ci sono speranze in questa fase, probabilmente ha ragione". "L'Ucraina è la nostra linea del fronte e noi non possiamo avere paura: dobbiamo restare calmi", è l'invito. Lo scopo è comunque "proteggere i valori democratici", conclude infine Laanet.
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