09 Marzo 2022
McDonald's (fonte: Twitter @FrancoScarsell2)
McDonald's chiude "temporaneamente" i suoi 850 negozi presenti in Russia per protesta contro le azioni di Putin in Ucraina. Seguiranno poi a ruota altre aziende americane, come Starbucks, Coca Cola e Pepsi. L'annuncio è stato fatto dal Ceo dell'azienda, Chris Kempczinski, che ha specificato che i dipendenti continueranno a essere pagati: "Mcdonald's continuerà a pagare i 62mila dipendenti che hanno lavorato con il cuore e con l'anima per il marchio", dice, "ma i valori in cui crediamo ci portano a non poter ignorare l'inutile sofferenza umana che si sta verificando in Ucraina".
McDonald's ha fatto da apripista per altre aziende americane che in queste ore stanno annunciando decisioni simili. Starbucks per bocca del proprio Ceo, Kevin Johnson: "Condanniamo gli orribili attacchi della Russia in Ucraina e siamo solidali con tutte le persone colpite - ha affermato - Continuiamo a monitorare i tragici eventi e oggi abbiamo deciso di sospendere tutte le attività in Russia, inclusa la spedizione di tutti i prodotti Starbucks".
Coca-Cola ha affidato la propria decisione a una nota: ''I nostri cuori sono vicini alle persone che stanno subendo gli effetti inconcepibili di questi tragici eventi in Ucraina''. Idem per Pepsi: "Siamo entrati nel mercato al culmine della Guerra Fredda e abbiamo contribuito a creare un terreno comune tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica. Tuttavia - si legge - visti gli orribili eventi accaduti in Ucraina, annunciamo la sospensione della vendita di Pepsi-Cola e dei nostri marchi globali di bevande in Russia, tra cui 7Up e Mirinda. Sospenderemo inoltre gli investimenti di capitale e tutte le attività pubblicitarie e promozionali in Russia''.
Quella di McDonald's rappresenta una decisione per certi versi storica. Il primo punto era stato aperto a Mosca nel 1990, segnando per molti la fine delle ostilità della guerra fredda. Sono state stimate decine di migliaia di persone che in quelle ore si misero in coda per assaggiare il loro primo hamburger americano. Ancora oggi McDonald's, e gli altri fast food americani, rappresentano in Russia quell'apertura verso occidente tanto desiderata nei grandi centri metropolitani.
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