09 Marzo 2022
fonte: Twitter @TgLa7
Prosegue con difficoltà l'evacuazione dei civili dalle principali città dell'Ucraina, a causa dei ripetuti raid aerei che secondo le autorità locali avrebbero causato oltre un migliaio di morti. A Mariupol, la Croce Rossa ha denunciato ripetute violazioni del cessate il fuoco da parte dei russi, descrivendo come "apocalittica" la situazione umanitaria. Nel frattempo, Mosca dà l'ok a un nuovo round di negoziati "il prima possibile". Tra le richieste che il Cremlino pone sul tavolo c'è il riconoscimento da parte di Kiev delle due repubbliche di Donetsk e Lugansk come "stati sovrani e indipendenti".
Sono rientrati invece gli allarmi sulle operazioni militari intorno a Chernobyl che avrebbero provocato una disconnessione della centrale nucleare dalla rete elettrica nazionale. L'agenzia ucraina dell'energia atomica Energoatom non aveva infatti escluso la possibilità di fughe di materiale radioattivo dalla struttura. A Chernobyl sono infatti presenti circa 20mila assemblaggi di combustibile esaurito immagazzinati nell’impianto di stoccaggio, che per essere raffreddati costantemente hanno bisogno di elettricità. In mancanza di questa la temperatura nelle vasche di raccolta aumenterà e potranno verificarsi impennate e rilascio di sostanze radioattive nell’ambiente.
La notizia è tuttavia stata parzialmente smentita dai russi, che hanno già comunicato di avere il controllo completo e totale della struttura e di aver fatto di tutto per garantire ogni tipo di sicurezza dell’impianto. L'Agenzia internazionale per l’energia atomica, che aveva affermato ieri di aver perso tutti i contatti con la centrale, ha in seguito dichiarato rientrato l'allarme su Chernobyl. In un post pubblicato su Twitter, l'Aiea ha spiegato che: "il carico termico della vasca di stoccaggio del combustibile esaurito e il volume dell'acqua di raffreddamento sono sufficienti per garantire un'efficiente evacuazione del calore senza elettricità".
In vista del Consiglio europeo informale, previsto domani e dopodomani a Parigi, il premier Mario Draghi questa mattina ha avuto un colloquio telefonico con il suo omologo francese Emmanuel Macron. Durante la chiamata i due leader non solo hanno parlato degli ultimi sviluppi della guerra in Ucraina, ma hanno discusso anche delle conseguenze di tale conflitto sull'economia europea. A riferirlo è una nota che arriva direttamente da Palazzo Chigi. Nel frattempo, dopo la conferenza stampa di ieri sera di Joe Biden, la Cina si scaglia contro le sanzioni decise dall'America nei confronti della Russia. "Così perdono tutti", dice il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Zhao Lijian. Il blocco su gas e petrolio russo "non ci porterà pace né sicurezza", ma anzi "provocheranno solo serie difficoltà per l'economia dei "Paesi interessati". E infine afferma "Le sanzioni acuiranno solo la divisione e il confronto".
Quattordicesimo giorno di guerra in Ucraina: suonano ancora le sirene antiaeree a Kiev mentre la Guardia nazionale di Mosca afferma che la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhya sarebbe ora sotto il controllo della Russia. Lo riporta l'agenzia Ria Novosti. La centrale "funziona normalmente", precisano le fonti citate. Nella mattinata di oggi, mercoledì 9 marzo 2022, si svolge inoltre una nuova tregua temporanea. Inizia alle ore 9.30 e serve esclusivamente per l'evacuazione di civili dalle città più colpite dagli scontri degli ultimi giorni.
I corridoi umanitari di oggi partono da Kiev, Chernihiv, Kharkiv e Mariupol. Tutte le informazioni e gli ultimi aggiornamenti - rassicura il ministero della Difesa russo - sono inviati a Iryna Vereshchuk, vicepremier dell'Ucraina. Tregua temporanea anche a Sumy, nel nordest dell'Ucraina. Lo riporta la Bbc che cita autorità del Paese. Nella giornata di ieri, martedì 8 marzo 2022, almeno 5.000 persone sarebbero riuscite a lasciare la pericolosa zona che si trova al confine con la Russia.
Nel frattempo le truppe russe continuano nel loro tentativo di avanzata verso Kiev. Stando alle ultime notizie fornite sul canale ufficiale Facebook dello Stato maggiore, nella notte ci sarebbero stati a nord e nel nordest della capitale "operazioni di combattimento". Scontri anche nelle aree di Nizhyn, Ivanytsia, Trostyanets e nella città di Chernihiv. A sud invece - riferiscono le truppe ucraine - non si fermano le operazioni militari per la messa in sicurezza di "aeroporti e infrastrutture cruciali". I soldati "a difesa di Kiev mantengono salde le posizioni", fanno sapere infine fonti dalla capitale.
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