24 Settembre 2025
Fonte: lapresse.it
Giancarlo Gorgetti - Ministro dell'Economia - ha commentato la possibile fusione, confermando le anticipazioni de Il Giornale d'Italia, tra Credit Agricole e Banco Bpm sostenendo di non avere "obiezioni politiche", ma: "Ho una legge che vale per tutti e devo far rispettare. Come l'ho fatta rispettare agli altri, la farò rispettare a loro".
Così il primo uomo del Mef, arrivando in Senato, ha risposto alle domande dei cronisti sull'accordo tra i due gruppi bancari. E a chi ipotizzasse un utilizzo del golden power, il Ministro ha risposto: "Mi riferisco appunto a questo - ha poi aggiunto di non avere valutazioni -, perché l'operazione non esiste quindi come faccio a fare delle valutazioni".
L'accordo tra Crédit Agricole e Banco Bpm
L'eventuale fusione tra Banco BPM e Crédit Agricole Italia darebbe vita a nuovo polo bancario di dimensioni europee, dato che potrebbe avere un impatto significativo sul mercato bancario italiano. Per Banco BPM, che attualmente ha una capitalizzazione di circa 20 miliardi di euro, l'integrazione con Crédit Agricole rappresenta una mossa difensiva, consolidando l'azionariato e riducendo il rischio di future scalate ostili da parte di competitor sia italiani, sia esteri. In particolare, la fusione porterebbe a una posizione di forza nel Nord Italia, dove entrambe le banche sono già ben radicate.
Il piano di espansione di Crédit Agricole in Italia mira non solo a consolidare la propria presenza nel retail banking, ma anche a rafforzare la propria posizione nel segmento del corporate banking e del credito alle imprese, un settore cruciale per l'economia del paese.
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