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Usa, Trump nomina Stephen Miran membro ad interim Fed, ispiratore politica dei dazi, tycoon: "Lo stimo molto, faccia ragionare Powell"

Economista vicino al presidente e fautore dei dazi, potrebbe influenzare la linea della banca centrale in vista del 2026: l'obiettivo di Trump sarebbe quello di mettere da parte il leader Fed, Jerome Powell

07 Agosto 2025

Miran, Trump

Miran, Trump, fonte: Instagram, @afr

Il presidente Usa Donald Trump ha ufficializzato la nomina di Stephen Miran come membro ad interim della Fed. L'economista è l'ispiratore della politica dei dazi, un fidatissimo del tycoon, che ha annunciato la notizia su Truth: "Lo stimo molto. Faccia ragionare Powell sull'abbassare i tassi".

Usa, Trump nomina Stephen Miran membro ad interim Fed, ispiratore politica dei dazi, tycoon: "Lo stimo molto, faccia ragionare Powell"

Il presidente Donald Trump ha annunciato la nomina di Stephen Miran come governatore ad interim della Federal Reserve, una mossa strategica che potrebbe modificare l’orientamento della banca centrale americana nei prossimi mesi. La nomina arriva dopo le dimissioni inattese di Adriana Kugler e resterà in vigore fino al 31 gennaio 2026.

Stephen ha una competenza ineguagliabile nel mondo dell’economia e ha servito con distinzione nella mia prima amministrazione. Farà un lavoro straordinario”, ha scritto Trump su Truth.

La scelta non è casuale: Miran è favorevole a una politica monetaria espansiva, al contrario dell'attuale presidente della Fed. Trump mira chiaramente a premere sulla banca centrale affinché abbassi i tassi d’interesse, tema al centro dei ripetuti attacchi contro l’attuale presidente Jerome Powell, da lui definito “troppo stupido” e “testa vuota”.

Chi è Stephen Miran, nuovo membro ad interim della Fed

Harvardiano, economista esperto di politica fiscale e commerciale, Miran è presidente del Council of Economic Advisers e figura chiave nella strategia dei dazi dell’amministrazione Trump. Ha lavorato al Dipartimento del Tesoro durante il primo mandato di Trump ed è stato senior fellow al think tank conservatore Manhattan Institute. Ha anche pubblicato articoli accademici in cui critica l’indipendenza della Fed, definendola un “mito scolastico”.

Nel novembre 2024 ha attirato l’attenzione di Wall Street con un documento in cui proponeva un approccio tariffario per riequilibrare il deficit commerciale degli Stati Uniti, sostenendo che i dazi avevano aiutato i lavoratori americani senza provocare ritorsioni gravi.

La sua posizione favorevole a tassi più bassi è coerente con la volontà di Trump di spingere la crescita economica in vista delle elezioni e preparare il terreno per una futura sostituzione di Powell, il cui mandato alla presidenza della Fed scade a maggio 2026. La nomina di Miran potrebbe dunque rappresentare un primo passo verso un cambiamento ai vertici della Federal Reserve, con il potenziale di influenzare la politica monetaria americana nei prossimi anni.

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