19 Giugno 2025
La Federal Reserve ha deciso di mantenere i tassi d’interesse nella fascia compresa tra 4,25% e 4,50%, come previsto dagli analisti. La decisione è stata presa all’unanimità e accompagna la conferma delle prospettive di due tagli da 25 punti base entro la fine del 2025.
L’istituto ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’economia statunitense: il PIL è ora atteso in aumento dell’1,4%entro fine anno, rispetto all’1,7% di marzo e al 2,1% previsto a dicembre 2024. Parallelamente, l’inflazione è vista in accelerazione al +3%, rispetto al 2,7% indicato a marzo. Il tasso di disoccupazione salirà invece al 4,5%, in lieve aumento rispetto al 4,4% delle precedenti previsioni.
Per il 2025, la crescita attesa è dell’1,6%, mentre per il 2027 si stima un aumento dell’1,8%. Anche le proiezioni sull’inflazione nei prossimi anni sono state aggiornate: 2,4% nel 2025 e 2,1% nel 2027, rispetto al 2,2% e 2% indicati tre mesi fa. La proiezione mediana dei tassi dei membri della Fed è per un livello al 3,9% quest’anno, 3,6% nel 2026 e 3,4% nel 2027. Rispetto a marzo, il dato del 2026 implica un taglio in meno, quello del 2027 uno o due tagli in meno.
In conferenza stampa, il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato: "Siamo ben posizionati per aspettare" prima di muoversi ulteriormente sui tassi, sottolineando che prenderà decisioni "più consapevoli" in materia di politica monetaria nei prossimi mesi.
Powell ha inoltre parlato dei dazi e dei loro effetti sull’inflazione: "Ci vuole un po' di tempo prima che le tariffe si facciano strada attraverso la catena di distribuzione fino al consumatore finale. Un buon esempio è rappresentato dai prodotti che vengono venduti oggi presso i rivenditori e che potrebbero essere stati importati diversi mesi fa, prima dell'imposizione dei dazi. Quindi stiamo iniziando a vedere alcuni effetti e ci aspettiamo di vederne altri nei prossimi mesi".
Il rapporto tra Donald Trump e Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, continua a essere difficile. Le critiche da parte di Trump non si fermano, soprattutto dopo i recenti segnali di rallentamento dell’economia. Trump ha detto che Powell sta facendo un "cattivo lavoro", sostenendo che i tassi di interesse dovrebbero essere 2,5 punti più bassi. Secondo lui, se così fosse, "risparmieremmo miliardi di dollari sul debito". La Fed, da parte sua, ha previsto due tagli dei tassi di interesse nel 2025, entrambi da 0,25 punti percentuali, per un totale di 0,50 punti. Una decisione che potrebbe andare in parte incontro alle richieste di Trump.
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