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Schiavo (TIM): "La digitalizzazione può ridurre i rischi, migliorare i servizi ai cittadini e abbattere i costi"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM: "Per rispondere a un bisogno del Paese abbiamo creato 'Smart Land', la piattaforma di AI che misura inquinamento, effetti dei cambiamenti climatici e monitora consumi energetici e gestione dei rifiuti"

27 Novembre 2025

Elio Schiavo, Chief Enterprise and Innovative Solutions Officer di TIM, in occasione della TIM Smart Infrastructure Challenge, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

"La nostra è un'azienda che da sempre mette a disposizione del sistema del Paese tecnologie e innovazione. Il tema di oggi è centrale, perché il tempo a nostra disposizione è scaduto. La digitalizzazione, ovvero rendere smart le infrastrutture, ha tre direttrici. La prima, deve ridurre il livello di rischio: si parla di ponti, autostrade, gallerie, percorsi navigabili da controllare con sensoristica evoluta che ci consente di eliminare o ridurre drasticamente i rischi (mi riferisco in particolare a temi di protezione civile). La seconda direttrice è quella di erogare un servizio migliore al cittadino (come non percorrere ore in un'autostrada per pochi km o sentirsi sicuri attraversando un ponte), mentre la terza riguarda la riduzione dei costi del sistema. Mettere in sicurezza queste infrastrutture e renderle più digitali riduce enormemente il costo di gestione. Il nostro Paese ha 840 mila km di strade, 60 mila ponti e oltre 2.2 mila gallerie.

Anticipando, secondo noi, questo fenomeno e queste esigenze, e credendo di rispondere a un bisogno chiaro del Paese, abbiamo creato la più grande piattaforma di Intelligenza Artificiale, chiamata 'Smart Land' in quanto il desiderio è quello di rendere questo territorio più smart. È un cruscotto che mettiamo a disposizione delle Pubbliche Amministrazioni, dei Sindaci, di chi amministra le località a livello regionale o locale, che misura questi fenomeni, con sensoristica molto evoluta, AI, IoT. L'idea è proprio quella di misurare fenomeni quali l'inquinamento dell'acqua e dell'aria, gli effetti dei cambiamenti di clima repentini e monitorare i consumi dell'energia, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti; tutto quello che serve dal punto di vista infrastrutturale a far funzionare meglio un Paese, una città, una regione".

Come vede evolvere il ruolo delle infrastrutture intelligenti nei prossimi anni in Italia?

"Chi lavora in questo settore ha un'opportunità e questa deriva dal fatto che il Paese è un po' indietro; noi sentiamo il dovere di dare una mano. Vorremmo anche cogliere l'occasione dal punto di vista economico che ci sembra interessante ed enorme. A nostro avviso c'è spazio per fare molto meglio e speriamo di poter dare una mano per rendere questo Paese un posto migliore".

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