17 Marzo 2024
Fonte: Ansa
Confindustria, le associazioni sostenitrici di Gozzi scrivono ai saggi per la sua esclusione dalla corsa alla Presidenza, la LETTERA ai saggi: " Gravissimo colpo alla democrazia, va riammesso".
Ricordiamo che Antonio Gozzi aveva consegnato oggi alla Commissione di designazione le delibere e le espressioni di consenso che certificavano una soglia dei voti assembleari superiore al 25%, ma per quanto riguarda le delibere effettivamente formalizzate, dalle informazioni raccolte da il Giornale d'Italia in viale dell'Astronomia, la percentuale ad oggi si attesta però a circa il 16%, al di sotto quindi del quorum del 20% necessaria per determinare l’accesso alle votazioni del 4 aprile.
Di conseguenza, i Saggi avevano deliberato per l'ammissione alla corsa per il nuovo Presidente di Confindustria il duo Edoardo Garrone ed Emanuele Orsini.
la LETTERA:
Al Presidente di Confindustria Carlo Bonomi
Ai membri del Consiglio Generale
Alla Commissione di Designazione
I sottoscritti esprimono non solo la loro sorpresa, ma anche la loro più grande contrarietà per la decisione assunta dalla Commissione di Designazione in merito all'esclusione del collega e candidato Antonio Gozzi dalla gara elettorale per il rinnovo della Presidenza di Confindustria.
Come ben noto la sua candidatura ha raccolto un ampio e diffuso consenso in territori con un'elevata presenza dell'industria manifatturiera. Tutto ciò tanto al Nord, quanto al Centro e al Sud del Paese.
Ci riferiamo non solo a realtà territoriali, come Cremona, Bergamo, Brescia, Savona, Napoli, Taranto, Reggio Emilia, Treviso, Vicenza, Verbania e l'Umbria, ma anche alle principali Associazioni nazionali di categoria fortemente rappresentative del made in Italy, quali la farmaceutica, la moda, il legno e l'arredo, la chimica, l'acciaio, il vetro, la carta, il cemento, le fonderie, la meccanica varia, il gas e altre ancora.
L'insieme di queste organizzazioni rappresentano decine di migliaia di imprese che compongono il cuore dell'industria italiana, quella stessa che in questi anni e in quelli a venire è chiamata ad affrontare sfide competitive cruciali dal cui esito dipende il futuro dell'intero Paese.
Nella consapevolezza che in uno scenario come questo la rappresentanza degli interessi, segnatamente Confindustria, gioca un molo rilevante, abbiamo legittimamente deciso — a seguito di un approfondito e non sempre facile né agevole percorso di approfondimento durato otto settimane — che Antonio Gozzi rappresenta per noi il migliore candidato alla guida di Confindustria per il quadriennio 2024-2028.
Animati da tale incondizionata decisione siamo convinti che la sua esclusione dalla corsa elettorale rappresenti un gravissimo colpo inferto alla dialettica interna, alla governance e alla vita democratica del nostro articolato sistema associativo.
Riteniamo che l'inatteso stato di cose venutosi oggi a determinare configuri una grave forzatura che pregiudica il nostro diritto di voto, così come quello degli altri membri del Consiglio Generale.
Chiediamo pertanto alla Commissione di Designazione di rivedere la propria decisione in ossequio al principio di rappresentatività.
Nella denegata ipotesi che tale richiesta non venisse accolta chiediamo formalmente al Presidente di Confindustria di rinviare la convocazione del Consiglio Generale previsto il 21 di marzo per consentire il naturale sviluppo di un eventuale e legittimo contenzioso.
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