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Confindustria, rinnovo del Presidente al via: Orsini in pole seguito da Garrone, Marenghi e Gozzi. Il borsino aggiornato dei 183 votanti - ESCLUSIVA

La corsa parte il 2 febbraio con i "saggi", il 4 aprile la designazione del nuovo Presidente e il 23 maggio la votazione. Orsini avrebbe al momento più voti ma pesa la figura imprenditoriale di Garrone

31 Gennaio 2024

Confindustria, rinnovo del Presidente al via: Orsini, Garrone e Marenghi in pole, Gozzi verso il ritiro. Il borsino aggiornato dei 183 votanti - ESCLUSIVA

Tra i Cda sotto i riflettori quest'anno c'è anche quello di Confindustria, la cui corsa per la figura che diventerà Presidente è iniziata ormai da settimane.

La data cerchiata sul calendario come quella di partenza per l'iter ufficiale è il primo febbraio, quando il consiglio generale dell'associazione sorteggerà i nomi dei tre "saggi" che comporranno la Commissione di designazione, incaricata di formalizzare entro metà marzo fino a tre candidature; 19 firme, è questa la soglia minima.

I 183 voti per la designazione del vertice saranno espressi dagli industriali il 4 aprile e quel punto, il nome che avrà raccolto più voti presenterà il 18 aprile il programma e la sua squadra di presidenza, fino ad arrivare il 23 maggio al voto dell'assemblea, quando ci sarà il passaggio di consegne con Carlo Bonomi, rimasto in Confindustria per 4 anni ma il cui mandato non è rinnovabile. 

Già lo scorso 20 Dicembre Il Giornale d'Italia era riuscito a delineare un quadro delle opzioni in pista per la gara alla presidenza e ora, grazie a ulteriori rumors raccolti nei corridoi di Viale dell’Astronomia, è in grado di stilare una vera e propria classifica dei voti al momento raccolti dai candidati, fermo restando che a fare la differenza saranno ovviamente i progetti e la loro capacità di metterli in pratica. 

Rinnovo del Presidente al via: il borsino di Confindustria 

Sul podio per la lotta alla presidenza, al momento spicca il nome del classe 1973 Emanuele Orsini, attuale vicepresidente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco, che avrebbe al momento raccolto tra i 38 e i 40 voti. A sostenerlo oltre al suo territorio dell'Emilia Romagna, anche Lazio e Toscana. 

Segue Edoardo Garrone, sceso in campo nelle ultime settimane per volontà di Emma Marcegaglia e altri big del Nord, convinti che per rilanciare l’associazione sia necessario un imprenditore di maggiore peso. Garrone sarebbe al momento a quota 20-25 voti, ma c'è chi ritiene che possa essere almeno sopra ai 30, proprio dato il peso della sua figura imprenditoriale. Garrone, classe 1961, è un imprenditore e dirigente sportivo, Presidente di Erg e del Sole 24 Ore e già vicepresidente di Confindustria. Garrone avrebbe dalla sua non solo Veneto e Piemonte, ma anche e soprattutto Assolombarda, la territoriale più forte con 14 voti su 183.  

L'ultimo scalino del podio è occupato dal beniamino di Carlo Bonomi Alberto Marenghi, classe 1976 e attuale Vice Presidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing di Confindustria, che avrebbe al momento raccolto tra i 20 e i-23 voti e che dovrebbe essere appoggiato da Emma Mercegaglia. 

Antonio Gozzi infine, classe 1954 e attuale Presidente e Amministratore delegato di Dufercogruppo internazionale che opera nell’acciaio e nell’energia con un fatturato di 47,5 miliardi di dollari, sembrerebbe essere al momento a 13 firme e dunque, data la soglia minima di 19, sembrerebbe non riuscire a passare vista la fatica a raccogliere consensi, anche se al momento non intenderebbe ritirarsi. "Antonio Gozzi ha dato e non ritira la sua disponibilità a mettersi a servizio del sistema confindustriale. La partita è ancora in corso", hanno infatti affermato fonti vicine all'imprenditore.

A complicare la sua situazione è stata la discesa in campo di Garrone con il suo lungo passato in Confindustria, che starebbe conquistando i voti su cui lo stesso Gozzi faceva affidamento, tra cui ci sarebbero quelli del bresciano Giuseppe Pasini e di Antonio D'Amato, che di Confindustria è stato Presidente e che è attualmente al vertice della Fondazione Mezzogiorno e amministratore delegato della Seda International Packaging Group, leader a livello internazionale nella produzione di imballaggi alimentari.

Giovanni Brugnoli infine, lombardo, classe 1970 e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Tiba Tricot Srl di Castellanzasalvo sorprese dell'ultima ora, avrebbe dato forfait. 

Il terzo arrivato dovrebbe poi trovare un accordo con il primo o il secondo per conferire a questo il suo pacchetto di voti, nell'ipotesi di ottenimento di una vice presidenza. Non è da escludersi anche un accordo tra Garrone e Marenghi, i cui voti sommati raggiungerebbero, se non addirittura supererebbero, quelli di Orsini. Potrebbe dunque essere in campo anche l'opzione di una battaglia all'ultimo voto tra Orsini e Garrone. 

Chi è Emanuele Orsini, da FederlegnoArredo a Confindustria 

Emiliano, classe 1973, è il vicepresidente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. Dopo gli studi, ha proseguito il percorso presso Sistem Costruzioni, azienda di famiglia leader in edilizia in legno e logistica industriale. Nel 2017 è Presidente di FederlegnoArredo e Federlegno Arredo Eventi Spa, società proprietaria del Salone del Mobile di Milano. È attualmente Amministratore Delegato di Sistem Costruzioni Srl, e di Tino Prosciutti SpA. Presidente di Maranello Residence Srl. Consigliere delegato di Sistem Cubiertas Iberica Sl. Consigliere di amministrazione di AFI – Associazione Forestale Italiana.

Chi è Edoardo Garrone, dai trasporti alla Presidenza di ERG

Genoano, classe 1961, Edoardo Garrone è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, presidente della Erg e del Sole 24 Oreè stato vicepresidente di Confindustria e presidente della Sampdoria

Dal 1986 al 1987 ha lavorato a Bari presso la Marsud, società armatoriale specializzata in trasporti di prodotti petroliferi. Nel 1988 entra in Erg, nella Direzione Pianificazione Strategia del gruppo di famiglia; dal 1991 al 2003 è vicepresidente assumendone infine, nell'aprile 2003, il ruolo di Presidente.

È stato vicepresidente dell'Associazione Industriali di Genova dal 1994 al 1997, quando viene eletto presidente del Gruppo Giovani dell'Industria di Genova, incarico che terrà sino al 1998; dal 2000 al 2002 è presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.

Da maggio 2008 ad aprile 2012, sotto la presidenza di Emma Mercegaglia è vicepresidente di Confindustria per l'organizzazione ed il marketing associativo. Attualmente è il delegato della presidenza per l'Internalizzazione associativa e da maggio 2016 è tra i componenti dell’advisory board dell’associazione degli industriali.

Chi è Alberto Marenghi tra Cartiera Mantovana, Aci e Confindustria 

Mantova, classe 1976, è il Vice Presidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing di Confindustria. È Amministratore Delegato di Cartiera Mantovana Srl e di Cartiera Galliera Srl, Vice Presidente di Sumus Italia Srl e della Fondazione Palazzo Te Mantova.

É anche Presidente dell’Automobile Club di Mantova, Membro del consiglio generale di Fondazione Cariverona e del CdA Fondazione Università Mantova. Dal 2014 al 2019 è stato Presidente di Confindustria Mantova.

Chi è Antonio Gozzi, dalla laurea in Economia e Commercio a Federacciai

Dal 1995 Antonio Gozzi è Presidente e Amministratore Delegato di Duferco Italia Holding, la società che organizza la presenza italiana del gruppo multinazionale attivo in diversi settori, quali la produzione siderurgica, l’energia, l’engineering, la logistica e lo shipping. Da tempo esponente di riferimento del mondo dell’acciaio e delle attività ad esso collegate, è stato protagonista della trasformazione del Gruppo Duferco.

È Presidente di Federacciai (Federazione delle Imprese Siderurgiche Italiane) e ha collaborato a lungo con l’Università di Genova come Professore associato, su temi riguardanti l’industria, l’energia e lo shipping. Si è dedicato negli ultimi dieci anni alla promozione dello sport giovanile attraverso la società di calcio Virtus Entella (serie B).  Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova. 

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