31 Gennaio 2024
Tra i Cda sotto i riflettori quest'anno c'è anche quello di Confindustria, la cui corsa per la figura che diventerà Presidente è iniziata ormai da settimane.
La data cerchiata sul calendario come quella di partenza per l'iter ufficiale è il primo febbraio, quando il consiglio generale dell'associazione sorteggerà i nomi dei tre "saggi" che comporranno la Commissione di designazione, incaricata di formalizzare entro metà marzo fino a tre candidature; 19 firme, è questa la soglia minima.
I 183 voti per la designazione del vertice saranno espressi dagli industriali il 4 aprile e quel punto, il nome che avrà raccolto più voti presenterà il 18 aprile il programma e la sua squadra di presidenza, fino ad arrivare il 23 maggio al voto dell'assemblea, quando ci sarà il passaggio di consegne con Carlo Bonomi, rimasto in Confindustria per 4 anni ma il cui mandato non è rinnovabile.
Già lo scorso 20 Dicembre Il Giornale d'Italia era riuscito a delineare un quadro delle opzioni in pista per la gara alla presidenza e ora, grazie a ulteriori rumors raccolti nei corridoi di Viale dell’Astronomia, è in grado di stilare una vera e propria classifica dei voti al momento raccolti dai candidati, fermo restando che a fare la differenza saranno ovviamente i progetti e la loro capacità di metterli in pratica.
Sul podio per la lotta alla presidenza, al momento spicca il nome del classe 1973 Emanuele Orsini, attuale vicepresidente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco, che avrebbe al momento raccolto tra i 38 e i 40 voti. A sostenerlo oltre al suo territorio dell'Emilia Romagna, anche Lazio e Toscana.
Segue Edoardo Garrone, sceso in campo nelle ultime settimane per volontà di Emma Marcegaglia e altri big del Nord, convinti che per rilanciare l’associazione sia necessario un imprenditore di maggiore peso. Garrone sarebbe al momento a quota 20-25 voti, ma c'è chi ritiene che possa essere almeno sopra ai 30, proprio dato il peso della sua figura imprenditoriale. Garrone, classe 1961, è un imprenditore e dirigente sportivo, Presidente di Erg e del Sole 24 Ore e già vicepresidente di Confindustria. Garrone avrebbe dalla sua non solo Veneto e Piemonte, ma anche e soprattutto Assolombarda, la territoriale più forte con 14 voti su 183.
L'ultimo scalino del podio è occupato dal beniamino di Carlo Bonomi Alberto Marenghi, classe 1976 e attuale Vice Presidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing di Confindustria, che avrebbe al momento raccolto tra i 20 e i-23 voti e che dovrebbe essere appoggiato da Emma Mercegaglia.
Antonio Gozzi infine, classe 1954 e attuale Presidente e Amministratore delegato di Duferco, gruppo internazionale che opera nell’acciaio e nell’energia con un fatturato di 47,5 miliardi di dollari, sembrerebbe essere al momento a 13 firme e dunque, data la soglia minima di 19, sembrerebbe non riuscire a passare vista la fatica a raccogliere consensi, anche se al momento non intenderebbe ritirarsi. "Antonio Gozzi ha dato e non ritira la sua disponibilità a mettersi a servizio del sistema confindustriale. La partita è ancora in corso", hanno infatti affermato fonti vicine all'imprenditore.
A complicare la sua situazione è stata la discesa in campo di Garrone con il suo lungo passato in Confindustria, che starebbe conquistando i voti su cui lo stesso Gozzi faceva affidamento, tra cui ci sarebbero quelli del bresciano Giuseppe Pasini e di Antonio D'Amato, che di Confindustria è stato Presidente e che è attualmente al vertice della Fondazione Mezzogiorno e amministratore delegato della Seda International Packaging Group, leader a livello internazionale nella produzione di imballaggi alimentari.
Giovanni Brugnoli infine, lombardo, classe 1970 e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Tiba Tricot Srl di Castellanza, salvo sorprese dell'ultima ora, avrebbe dato forfait.
Il terzo arrivato dovrebbe poi trovare un accordo con il primo o il secondo per conferire a questo il suo pacchetto di voti, nell'ipotesi di ottenimento di una vice presidenza. Non è da escludersi anche un accordo tra Garrone e Marenghi, i cui voti sommati raggiungerebbero, se non addirittura supererebbero, quelli di Orsini. Potrebbe dunque essere in campo anche l'opzione di una battaglia all'ultimo voto tra Orsini e Garrone.
Emiliano, classe 1973, è il vicepresidente di Confindustria con delega al Credito, alla Finanza e al Fisco. Dopo gli studi, ha proseguito il percorso presso Sistem Costruzioni, azienda di famiglia leader in edilizia in legno e logistica industriale. Nel 2017 è Presidente di FederlegnoArredo e Federlegno Arredo Eventi Spa, società proprietaria del Salone del Mobile di Milano. È attualmente Amministratore Delegato di Sistem Costruzioni Srl, e di Tino Prosciutti SpA. Presidente di Maranello Residence Srl. Consigliere delegato di Sistem Cubiertas Iberica Sl. Consigliere di amministrazione di AFI – Associazione Forestale Italiana.
Genoano, classe 1961, Edoardo Garrone è un imprenditore e dirigente sportivo italiano, presidente della Erg e del Sole 24 Ore, è stato vicepresidente di Confindustria e presidente della Sampdoria.
Dal 1986 al 1987 ha lavorato a Bari presso la Marsud, società armatoriale specializzata in trasporti di prodotti petroliferi. Nel 1988 entra in Erg, nella Direzione Pianificazione Strategia del gruppo di famiglia; dal 1991 al 2003 è vicepresidente assumendone infine, nell'aprile 2003, il ruolo di Presidente.
È stato vicepresidente dell'Associazione Industriali di Genova dal 1994 al 1997, quando viene eletto presidente del Gruppo Giovani dell'Industria di Genova, incarico che terrà sino al 1998; dal 2000 al 2002 è presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria.
Da maggio 2008 ad aprile 2012, sotto la presidenza di Emma Mercegaglia è vicepresidente di Confindustria per l'organizzazione ed il marketing associativo. Attualmente è il delegato della presidenza per l'Internalizzazione associativa e da maggio 2016 è tra i componenti dell’advisory board dell’associazione degli industriali.
Mantova, classe 1976, è il Vice Presidente per l’Organizzazione, lo Sviluppo e il Marketing di Confindustria. È Amministratore Delegato di Cartiera Mantovana Srl e di Cartiera Galliera Srl, Vice Presidente di Sumus Italia Srl e della Fondazione Palazzo Te Mantova.
É anche Presidente dell’Automobile Club di Mantova, Membro del consiglio generale di Fondazione Cariverona e del CdA Fondazione Università Mantova. Dal 2014 al 2019 è stato Presidente di Confindustria Mantova.
Dal 1995 Antonio Gozzi è Presidente e Amministratore Delegato di Duferco Italia Holding, la società che organizza la presenza italiana del gruppo multinazionale attivo in diversi settori, quali la produzione siderurgica, l’energia, l’engineering, la logistica e lo shipping. Da tempo esponente di riferimento del mondo dell’acciaio e delle attività ad esso collegate, è stato protagonista della trasformazione del Gruppo Duferco.
È Presidente di Federacciai (Federazione delle Imprese Siderurgiche Italiane) e ha collaborato a lungo con l’Università di Genova come Professore associato, su temi riguardanti l’industria, l’energia e lo shipping. Si è dedicato negli ultimi dieci anni alla promozione dello sport giovanile attraverso la società di calcio Virtus Entella (serie B). Si è laureato in Economia e Commercio presso l’Università di Genova.
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