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Juventus, sale in Piazza Affari del 18,51% grazie all'offerta di Tether da 1,1 miliardo di euro; Exor rifiuta, valore stimato circa 2 miliardi di euro

Il gruppo attivo nelle stablecoin è già titolare dell’11,5% del capitale e suggerisce offerta per rilevare la quota di Exor (65,4%); Elkann: “la Juventus non è in vendita”

16 Dicembre 2025

Juventus, sale in Piazza Affari del 18,51% grazie all'offerta di Tether da 1,1 miliardo di euro; Exor rifiuta, valore stimato circa 2 miliardi di euro

John Elkann, sx, AD di Exor e Paolo Androino, dx, AD di Tether

La Juventus è salita del 18,51% a 2,6 euro per azione a Piazza Affari, spinta dall’offerta avanzata da Tether e malgrado il rifiuto di Exor a cedere il controllo del club. Il gruppo attivo nelle stablecoin, già titolare dell’11,5% del capitale, ha trasmesso al cda di Exor una proposta vincolante e non sollecitata per rilevare l’intera quota (65,4%) che Exor detiene nella Juventus, al prezzo di 2,66 euro per azione, per una valutazione complessiva dell’equity di 1,1 miliardi.

Il rifiuto della famiglia Agnelli

Exor ha chiarito di non voler vendere alcuna azione, né a Tether né ad altri potenziali acquirenti. Il cda ha formalizzato il no all’unanimità sabato, posizione ribadita anche dal presidente John Elkann, che in un messaggio video sul sito del club ha sottolineato come “la Juventus, la nostra storia e i nostri valori non sono in vendita”. Un modo, neanche tanto tra le righe, con cui il numero uno di Exor ha voluto ribadire il blasone del club e la storicità della proprietà che impediscono a priori - qualora vi potesse mai essere la volontà - di vendere la Juventus a un soggetto non istituzionalizzato.

Previsioni future di Tether

Tether potrebbe valutare un rilancio e gli investitori restano in attesa di nuovi sviluppi. Anzi, in base a quanto appreso da MF-Milano Finanza, sembrerebbe che il gruppo di Paolo Ardoino abbia avviato manovre per coagulare attorno a sé i piccoli soci.

Juventus e altri club a confronto

Erano già circolate indicazioni che andavano nella direzione di un rifiuto dell’offerta. Da un lato, certamente, per l’attaccamento della famiglia Elkann al club, ma dall’altro anche per la valutazione. Quella attribuita da Exor è in area 2 miliardi. Inoltre, al momento il benchmark è l’Atletico Madrid, passato recentemente di mano al fondo Apollo sulla base di una valutazione di 2,5 miliardi. Tra i due club potrebbe esserci solo una differenza in termini di valore di rosa, ma solo l’infrastruttura sportiva della Juve (Stadium più Continassa) avrebbe una valutazione nel range 450-600 milioni, a cui aggiungere un asset tanto intangibile quanto fondamentale: i tifosi, che varie ricerche stimano in 7,8 milioni solo in Italia, 100 milioni in Europa e 560 milioni a livello globale.

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