27 Dicembre 2022
fonte: Lapresse
Il Piano oncologico nazionale (Pon) non riceverà fondi per il 2023 e il 2024: la legge di Bilancio non prevede i 10 milioni annui per i malati oncologici. La Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo): "Siamo sconcertati e preoccupati per l'inconcludenza della classe politica".
Alla fine di maggio 2022 l'allora ministro della Salute Roberto Speranza aveva ultimato la bozza del Piano oncologico nazionale, un documento di oltre 100 pagine che affronta tutte le problematiche per la prevenzione, la cura e l’assistenza ai malati di cancro. Poche settimane fa l'attuale ministro della Salute Schillaci ha ribadito: "Sosterrò un emendamento alla legge di bilancio per finanziare il Piano oncologico nazionale con 10 milioni di euro per il 2023 e altrettanti per il 2024". Con la legge di bilancio in dirittura d'arrivo, però, di questi soldi non c'è traccia.
Il Piano oncologico nazionale è un progetto impegnativo che investe l'intero territorio nazionale grazie ad "un approccio globale e intersettoriale, con una maggiore integrazione tra prevenzione, diagnosi precoce e presa in carico", per dirla con le parole di Speranza. Il Piano, pensato per la prima volta per il triennio 2010-2012 ed prorogato fino al 2016, si coordinerebbe con il Piano europeo di lotta contro il cancro verso il comune obiettivo di abbattere le disuguaglianze nell'accesso della prevenzione e delle cure.
Il Piano che sarebbe dovuto essere approvato avrebbe aggiornato ciò che riguarda la pianificazione degli obiettivi da raggiungere per le malattie oncologiche dal punto di vista della sanità pubblica. Secondo Pagella Politica, ad oggi il Piano risulterebbe ufficialmente in vigore, ma senza i necessari fondi economici.
Elisabetta Iannelli, segretario generale della Federazione italiana delle Associazioni di Volontariato in Oncologia (Favo), si fa portavoce del turbamento dei pazienti e degli oncologi: "Ha promesso di aggiornare il Piano oncologico nazionale, ma ora è giunto il momento di tradurre le parole in fatti".
Iannelli prosegue: "Siamo sconcertati e preoccupati per l'inconcludenza della classe politica. I malati di cancro non possono aspettare e con la Favo chiedono risposte concrete e immediate al ministro della Salute". Ricorda quanto sia fondamentale la prevenzione per cogliere il tumore in fase germinale, ma che lo Stato non stia effettivamente aiutando: "La cura dei tumori costa al nostro Paese 16 miliardi all'anno, da aggiungere ai 5 che i cittadini tirano fuori dalle proprie tasche per accelerare i tempi di una diagnosi".
Mariolina Castellone, senatrice del Movimento 5 stelle, accusa il governo di "non essere riuscito a trovare 10 milioni" di euro per finanziare il nuovo Piano oncologico nazionale.
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