31 Gennaio 2022
Cartabia (fonte foto: ilgiornaleditalia.it)
Aibe, l’associazione italiana delle banche estere, da anni misura il livello di internazionalizzazione dell’Italia. Il nostro mercato fino a pochi anni fa era ancora domestico e locale rispetto ad altri Paesi, ma oggi la presenza e l’attività delle banche estere in Italia ha un ruolo di supporto all'economia italiana considerevole. Tuttavia, secondo lo studio ancora di Aibe con Censis, che studia l'attrattività del sistema italia per i capitali internazionali il dato resta invariabile: l’Italia non è tanto attraente per le imprese e le banche estere.
Causa di questo scetticismo sono più fattori: la burocrazia, il malfunzionamento del fisco e infine la giustizia, tema sul quale si espressa con chiarezza la Ministra Cartabia: “La giustizia è un servizio pubblico al pari della scuola, della sanità, della pa. Questo Governo ha ben presente questo aspetto e ha capito che sulla Giustizia bisogna investire. Il Pnrr ci darà senz'altro una forte spinta”.
“Il nostro obiettivo è quello di ridurre del 40% la durata dei processi del civile e 25% del penale. Possiamo immaginare che il beneficio possa essere significativo. In entrambi i settori si lavora su due dorsali: per il civile ridurre la domanda che arriva ai tribunali incentivando le forme alternative di risoluzione delle controversie. Per il penale la tecnica è stata analoga: favorire una deflazione favorendo i riti alternativi e quelle modalità di chiusura che evitano i dibattimenti laddove ci sono i presupposti”.
"Nella riforma abbiamo introdotto l'ufficio di processo, una sezione che esiste nei tribunali di tutta Europa. In questo caso il giudice invece di lavorare da solo su ogni aspetto del giudizio ha a disposizione una squadra di giovani giuristi. Tra il 14 e il 31 febbraio entreranno in servizio 8mila giovani giuristi".
"Altro punto chiave è la digitalizzazione dei processi: nei nostri tribunali sono presenti ancora faldoni e plichi di carte. Tra un grado di giudizio e l'altro ci sono lunghissimi tempi di transizione a causa di questo aspetto".
“Un’altro punto fondamentale è la trasparenza dei dati e della statistica: stiamo proprio in questi giorni istituendo un nuovo dipartimento dedicato all'informatica e alla statistica con l’intendimento di potenziare il monitoraggio di ciascun ufficio giudiziario, questo perché abbiamo in Italia realtà molto diverse. Abbiamo bisogno di avere sott'occhio l’andamento dei tempi nei processi nelle singole realtà per andare in soccorso agli uffici che non ce la fanno”.
“Quando potremmo dire agli investitori esteri le cose sono cambiate? Non sarò io a dirvi una data, non sarebbe serio ma un vaticinio nel vuoto. Avete bisogno di certezze per i vostri investimenti, per questo la mia risposta è: lo decidete voi, vi daremo tutte le risposte attraverso questo sistema di monitoraggio”.
Le ultime parole della Ministra sono invece per il Presidente della Repubblica: “Dobbiamo ringraziare Mattarella per la stabilità che sta dando al nostro Governo, un segnale che ispira fiducia che qualcosa si stia muovendo e si muoverà”.
Guido Rosa, Presidente AIBE, in occasione dell'incontro con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia, ha dichiarato ai microfoni de Il Giornale d’Italia:
“Il rapporto Censis 2021 si rivolge soprattutto a un panel. L’obiettivo è quello di capire qual è l’attrattività degli investimenti industriali, quelli che noi tecnicamente chiamiamo "green field". Questi investimenti quando arrivano in Italia creano un nuovo stabilimento, una nuova iniziativa che porta valore aggiunto ai rapporti di lavoro.
I settori più interessanti sono quelli della meccanica, della moda, in cui l'Italia primeggia. Quello che ci piacerebbe vedere è invece avere investimenti su settori nuovi di alta tecnologia. Il problema è che esistono tanti ostacoli di tipo istituzionale: in particolare, monocrazia, giustizia e fisco.
Si deve avviare il processo di riforme per quanto riguarda la giustizia, così come ha annunciato oggi la Ministra Cartabia. Bisogna avviarlo rapidamente senza perdere tempo. È una cosa che l'Italia deve fare indipendentemente da quello che ci chiede l’Europa”.
Federico Imbert, CEO di Credit Suisse, a Il Giornale d'Italia in occasione dell'incontro AIBE con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia:
"La Ministra Cartabia è stata molto chiara. Il governo sta intervenendo su tutte le aree critiche della giustizia. Esco da questo incontro molto rassicurato e questa rassicurazione raggiungerà tutti i punti focali da considerare".
"Oltre alla giustizia, un altro nodo importante da sciogliere per attirare gli investimenti in Italia è quello della burocrazia".
"In questo momento la giustizia penale italiana è un forte deterrente per gli investitori esteri. Un punto da non sottovalutare. Mentre la giustizia civile prevede dei fattori economici, quella penale coinvolge la reputazione di chi viene coinvolto. Il fattore reputazione è considerato ovunque molto sensibile, soprattutto nel mondo anglossasone".
Michele Mengoni, General Counsel di Deutsche Bank, ha dichiarato a Il Giornale d’Italia in occasione del convegno AIBE con la Ministra della Giustizia Marta Cartabia:
“La buona fede, l’impegno e la chiarezza della Ministra Cartabia nel perseguire l'obiettivo primario della riforma della giustizia sono stati sottolineati da tutti i presenti oggi. Non è una questione che si risolve in qualche mese o in qualche giorno, al di là di quello che è l’influsso positivo della comunità europea, che, come ha ribadito la Ministra, svolge un ruolo di attento monitoraggio".
"Le risorse del PNRR andranno indirizzate su alcuni punti descritti chiaramente oggi. La Ministra ha parlato soprattutto di digitalizzazione e dell'assunzione di più di 8mila giovani in chiave di assistenza e supporto dei magistrati italiani".
"Poi si vanno a toccare argomenti più complessi, che sono profondamente e negativamente vissuti dalla comunità delle banche, non solo internazionali. Per quanto riguarda i processi penali, ci sono da consideare aspetti reputazionali. La Ministra ha lasciato intendere che, quando la riforma sarà implementata, nei mesi di indagine preliminare ci saranno degli step da considerare nella divulgazione delle notizie sull'indagato. Stiamo a vedere cosa succederà perché è una grande scommessa molto complessa”.
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