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Progetto MEGLIO, Carpentieri (Open Fiber): "Fibra ottica per combattere i terremoti"

Open Fiber mette in campo Fiber Sensing, che consente misurazioni in tempo reale delle onde sismiche sul tratto di fibra ottica che va da Ascoli Piceno a Teramo

21 Ottobre 2021

Progetto Meglio,  Carpentieri (Open Fiber): "Fibra ottica per combattere i terremoti"

Per proteggere in maniera più efficace l'Italia dai frequenti terremoti, è stata messa in campo la fibra ottica di Open Fiber nell'ambito del progetto MEGLIO (Measuring Earthquakes signals Gathered with Laser Interferometry on Optic Fibers). Si tratta di un programma scientifico italiano volto a realizzare un sistema innovativo di monitoraggio delle onde sismiche grazie al Fiber Sensing che consente misurazioni continue in tempo reale su tutta la lunghezza di un cavo in fibra.

Sono stati presentati ieri ad Ascoli i primi risultati, ottenuti nella sperimentazione sul campo sulla tratta di fibre ottiche di Open Fiber che collegano i Point Of Presence (PoP) del capoluogo marchigiano e Teramo. Alla sperimentazione, oltre a Open Fiber, stanno partecipando l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Bain & Company e Metallurgica Bresciana. È la prima volta nel mondo che viene realizzato un progetto di monitoraggio dei terremoti utilizzando fibre ottiche in un contesto terrestre, ricco di rumore antropico, perché situato anche in ambiente urbano, su una rete commerciale che trasporta in simultanea i dati provenienti dallo scambio di informazioni via internet. 

Alla conferenza sono intervenuti: Guido Castelli, Assessore al Bilancio e alla Ricostruzione Regione Marche, Guido Liris, Assessore al Bilancio e Informatica Regione Abruzzo, Carlo Doglioni, Presidente INGV, Diederik Sybolt Wiersma, Presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRiM) e Franco Bassanini, Presidente Open Fiber. Al tavolo tecnico in cui è stato spiegato nel dettaglio il Progetto hanno partecipato Francesco Carpentieri, Responsabile Ingegneria del Trasporto di Open Fiber, Davide Calonico, Responsabile Divisione di Metrologia Quantistica all’INRiM, Francesco Piccolo Director, Data Science, Advanced Analytics Group di Bain&Company e Andrè Herrero, Primo Ricercatore dell’INGV.

L’intera sperimentazione, della durata di due anni, nella sua fase iniziale ha visto la realizzazione di sensori laser interferometrici che a giugno 2021 sono stati installati a ridosso della rete in fibra ottica che collega Teramo e Ascoli Piceno, due località considerate da INGV a maggior interesse scientifico. Entrambi i sensori hanno già prodotto grandi quantità di dati che sono disponibili sui server di Open Fiber e sotto analisi di Bain&Company, la quale, attraverso sofisticati algoritmi matematici, sta ripulendo dal rumore gli impulsi utili in modo da renderli fruibili ad INGV per caratterizzare la presenza di fenomeni sismici.

A differenza dei sensori tradizionali i nuovi sensori potranno raccogliere i dati in modo nuovo, modificando il paradigma tradizionale in uno maggiormente diffuso sul territorio nazionale. La sperimentazione si concluderà quest’anno quando tutto il post processing sarà completato. Se i test daranno buon esito, e quindi i sensori venissero poi applicati sull’intera rete Open Fiber, il Paese sarebbe dotato di un sistema di monitoraggio che mima il funzionamento del sistema nervoso, in grado di rilevare movimenti sismici lungo tutta la tratta che viene monitorata. Tale tecnologia potrebbe anche rappresentare un sistema di allerta precoce sui terremoti (Earthquake Early Warning, EEW), potrebbe cioè essere in grado di segnalare le scosse di terremoto imminenti prima dell'arrivo delle onde sismiche stesse.

Durante la conferenza stampa sono stati mostrati alcuni grafici che rilevano i movimenti sismici di grandi entità avvenuti nei mesi passati in Alaska e Montenegro e che INGV ha definito utili allo studio di tali fenomeni.

Francesco Carpentieri, Responsabile Ingegneria del Trasporto di Open Fiber, ha sottolineato come “questa applicazione della fibra ottica sia un’altra esternalità positiva della rete Open Fiber, che potrebbe trovare numerose applicazioni che vanno oltre il monitoraggio dei terremoti. Il Fiber sensing trasforma un comune cavo in fibra ottica in una serie continua di migliaia di ‘microfoni’ virtuali che ascoltano in tempo reale le vibrazioni e i suoni prodotti nell’ambiente in cui si trova il collegamento in fibra. Attraverso l’uso di avanzati algoritmi software è possibile ascoltare, monitorare e rilevare diverse attività ed eventi che accadono nell’ambiente, non solo sismi ma anche il traffico dei veicoli e persone, scavi, perdite nelle condotte energetiche, difetti sulle linee di trasporto ferroviarie, e così via”.

“INRiM ha progettato, realizzato e installato il sensore, portando il contenuto di innovazione e di trasferimento tecnologico della scienza delle misure e della metrologia – dichiara Davide Calonico, Responsabile Divisione di Metrologia Quantistica all’INRiM -. Insieme ad Open Fiber ha curato la piena compatibilità con la rete dati esistente, con INGV sviluppa il confronto dei dati misurati rispetto a sismografi convenzionali e con BAIN si occupa dei modelli più avanzati di analisi del dato”.

“Bain & Company, attraverso il suo team AAG dedicato agli Advanced Analytics, immagazzina, processa ed analizza i dati ricevuti da INRIM – spiega Francesco Piccolo Director, Data Science, Advanced Analytics Group di Bain&Company –. Bain si occupa inoltre della creazione e installazione di un’applicazione che permetta di estrarre e monitorare dati storici e real time con l’obiettivo di sviluppare nel lungo periodo un algoritmo in grado di rilevare i terremoti sfruttando le fibre ottiche già installate sul territorio nazionale”. 

Andrè Herrero, Primo Ricercatore dell’INGV, sottolinea che “il ruolo principale dell’INGV nel Progetto MEGLIO è la validazione delle osservazioni realizzate sulla fibra ottica, grazie alla sua rete di oltre 500 strumenti ripartiti sul territorio nazionale. L’INGV condivide le registrazioni delle stazioni sismiche vicine e le confronta con le rilevazioni fatte tramite la fibra ottica. Una stazione sismica supplementare è stata installata vicino alla strumentazione MEGLIO ad Ascoli Piceno proprio per paragonare i dati rilevati. Inoltre, i ricercatori dell’INGV offrono consulenze in materia di terremoti, propagazione delle onde e interpretazioni delle osservazioni a supporto del progetto MEGLIO”.

Progetto MEGLIO, Carpentieri (Open Fiber): "Sostenibilità di Open Fiber si traduce in questa infrastruttura"

VIDEO-Progetto MEGLIO, Carpentieri (Open Fiber): "Sostenibilità di Open Fiber si traduce in questa infrastruttura"

"Siamo qui oggi per celebrare l'avvio di questo progetto che ha avuto la sua genesi nel 2020 e che sta volgendo alla fase conclusiva, sebbene dobbiamo aspettare ancora un po' per avere gli ultimi dati di interesse". Così Francesco Carpentieri, Responsabile Ingegneria del Trasporto di Open Fiber, a Il Giornale d'Italia.

"MEGLIO nasce da un'ipotesi di collaborazione tra Open Fiber, l'Istituto di Metrologia, INGV e Bain and Company. Consiste nell'utilizzo delle infrastrastrutture in fibra ottica per abilitare delle funzionalità di sensoristica per monitorare i sismi.

Per quantp riguarda il cablaggio della fibra ottica che stiamo attuando in Italia, abbiamo concluso con l'installazione nelle aree metropolitane. La fine del 2023 sarà la deadline per la copertura totale di tutta l'area nazionale, anche nei cluster.

La sostenibilità è uno dei motivi abilitanti anche di questo progetto. L'idea di base è avere delle caratteristiche che abilitano diverse funzioni e, nel caso specifico, noi abbiamo un infrastruttura che utilizzeremo per il trasporto dei dati, che è la nostra mission. Parallelamente studiamo anche dei modi, come il progetto Meglio, per abilitare anche altre funzionalità. Quindi l'investimento sarà unico ma le abilitazioni e le applicazioni molteplici".

Progetto MEGLIO, Bassanini (Open Fiber): "Fibra ottica renderà l'Italia più smart"

VIDEO-Progetto MEGLIO, Bassanini (Open Fiber): " Fibra ottica renderà l'Italia più smart"

"Come sapete Open Fiber è nata cinque anni fa con un lavoro di cablaggio in fibra ottica delle aree metropolitane. Adesso stiamo facendo un lavoro di infrastrutturazione in Italia, in particolare per le aree interne". Così Franco Bassanini, Presidente Open Fiber, a Il Giornale d'Italia.

"Abbiamo dedicato forse la parte più importante delle nostre risorse per realizzare la rete pubblica in concessione che collegherà le aree interne del Paese. Dovrebbe essere uno degli strumenti fondamentali per sottrarre le aree interne alla loro storica condizione di svantaggio rispetto al resto dell'Italia. Quando il progetto sarà ultimato, questi territori potranno offrire condizioni competitive di lavoro, di istruzione, di intrattenimento e di rapporti sociali.

Meglio è un progetto che conferma tutte le potenziali della fibra ottica. È la prima volta al mondo che viene realizzato un sistema di monitoraggio dei terremoti con la fibre ottica in un contesto terrestre ricco di rumore antropico. Se la sperimentazione avrà buon esito, e credo proprio di sì, applicheremo questo progetto a tutto il Paese. Un progetto incredibilmente importante poiché serve a salvaguardare i cittadini delle Marche e dell'Abbruzzo che hanno vissuto sulla loro pelle le devastazioni del terremoto.

Un giorno potremmo usare questa tecnologia per monitorare altri eventi sul territorio: il traffico di persone su ponti e strade, gli scavi, le linee ferroviarie, le perdite delle condotte energetiche. La fibra ottica costituisce la condizione abilitante per rendere il nostro Paese più smart e per rendere più sicura e semplice la vita di tutti noi".

Progetto MEGLIO, Piccolo (Bain&Company): "Programmi sociali, investiremo un miliardo in 10 anni"

Progetto MEGLIO, Piccolo (Bain&Company): "Programmi sociali, investiremo un miliardo in 10 anni"

"All'interno del progetto MEGLIO noi ci occupiamo della parte dell'analisi del segnale. Non è un compito facile: il sito è molto rumoroso e misurando delle differenze di fase arriva un segnale molto perturbato". Così Francesco Piccolo Director, Data Science, Advanced Analytics Group di Bain&Company, a Il Giornale d'Italia.

"Per questo motivo stiamo cercando di applicare degli opportuni filtraggi per scernere il segnale dal rumore. Questo procedimento si può effettuare inizialmente applicando degli algoritmi di filtraggio e, in una fase successiva, applicando degli algoritmi di intelligenza artificiale machine learning.

Bain&Company è molto focalizzato sugli aspetti di Esg. La nostra azienda ha in programma di investire circa 1 miliardo in dieci anni in progetti pro bono e con rilevanza sociale. Io faccio parte del gruppo di Advanced and Analytics, la parte di analisi di dati che si è sviluppata recentemente in Italia e fa parte di un network globale che comprende 200 Data Scientis e circa 2mila consulenti con competenze digitali".

Progetto MEGLIO, Calonico (INRiM): "Una fusione di discipline per un impatto positivo sulla società"

VIDEO-Progetto MEGLIO, Calonico (INRiM): "Una fusione di discipline per un impatto positivo sulla società"

"L'Istituto Nazionale della Scienza Metrologica si occupa della scienza delle misure. Abbiamo sviluppato un sensore che è adatto a rilevare i terremoti, partendo dagli orologi atomici e la distribuzione di riferimenti di tempo esatto". Così Davide Calonico, Responsabile Divisione di Metrologia Quantistica all’INRiM, a Il Giornale d'Italia.

"Si tratta di una contaminazione tra disclipine diverse. Abbiamo messo in luce che si poteva utilizzare la fibra come sensore e così offrire alla sismologia un numero di dati maggiore rispetto a quelli rilevati dai sensori tradizionali e creare una complementarietà molto forte.

La tecnica che utilizziamo viene implementata per la prima volta al mondo su una rete terrestre. Un progetto che porta l'Italia molto all'avanguardia nel settore e conduce a una sinergia tra istituti diversi, tra pubblico e privato che porta un impatto positivo sulla società.

Questa sperimentazione ha bisogno di arrivare a coprire tutta la rete nazionale. I fondi del PNRR possono velocizzare il processo e inalzare la qualità del dato nel monitoraggio sismico"

Progetto MEGLIO, Herrero (INGV): "La nostra conoscenza dei terremoti usata per il bene della comunità"

VIDEO-Progetto MEGLIO, Herrero (INGV): "La nostra conoscenza dei terremoti usata per il bene della comunità"

"L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia mette al servizio del progetto Meglio la sua conoscenza del fenomeno dei terremoti, della propagazione delle onde e dell'interpretazione delle registrazioni". Così Andrè Herrero, Primo Ricercatore dell’INGV, a Il Giornale d'Italia.

"Il nostro compito principale è validare quello che andiamo a osservare sulla fibra ottica. Il segnale deve essere interpretato in chiave della propagazione delle onde. Ovvero dobbiamo definire se quello che osserviamo sul segnale è dovuto a un terremoto oppure no.

Inoltre, abbiamo instaurato una strumentazione supplementare per migliorare i paragoni tra i risultati proveniente dalla fibra e quelli proveniente dal metodo classico".

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