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Famiglia nel bosco Chieti, 1 anno fa fuga della madre Catherine a Bologna con i figli: scappò da assistenti sociali per evitare allontanamento bimbi

Al casolare rimase soltanto Nathan, il padre, che continuò a depistare investigatori e operatori fornendo informazioni false sulla posizione della famiglia

26 Novembre 2025

Famiglia nel bosco Chieti, 1 anno fa fuga della madre Catherine a Bologna con i figli: scappò da assistenti sociali per evitare allontanamento bimbi

Famiglia Trevallion boschi Chieti Fonte: X @mamelettrico

1 anno fa Catherine Birmingham, la mamma dei tre bambini che vivono nel bosco a Palmoli, in provincia di Chieti, scappò con i figli fino a Bologna per sfuggire agli assistenti sociali che, temeva, potessero intervenire sulla famiglia e allontanare i minori. Una fuga che rese impossibile per mesi rintracciare la donna e i bambini, lasciando nel casolare soltanto il padre Nathan.

Famiglia nel bosco Chieti, 1 anno fa fuga della madre Catherine a Bologna con i figli: scappò da assistenti sociali per evitare allontanamento bimbi

La storia della famiglia che vive isolata tra i boschi di Palmoli prosegue quindi da oltre un anno, segnato da fughe, indagini e timori sempre più profondi. Secondo quanto ricostruito, Catherine Birmingham lasciò la casa all’improvviso, spinta dalla paura che gli assistenti sociali potessero sottrarre i figli alla coppia. Un timore che oggi trova tragico riscontro nei fatti degli ultimi giorni.

Al casolare rimase soltanto Nathan, il padre, che continuò a depistare investigatori e operatori fornendo informazioni false sulla posizione della famiglia. In una circostanza raccontò che la moglie era tornata in Inghilterra insieme con i bambini, sostenendo di essere rimasto in Italia per “risolvere la situazione”. Una narrazione che non trovò mai alcun riscontro.

Fu Catherine, a metà novembre, a riaprire un canale di comunicazione con i carabinieri, dichiarando però che non avrebbe “rivelato assolutamente la posizione” per via della “minaccia che ci portino via i nostri figli”. A quella prima mail ne seguirono altre, tutte segnate dall’ossessione per una possibile decisione del tribunale dei minori.

A inizio dicembre un avvocato decise di intervenire, consigliando alla famiglia di “non nascondersi alle istituzioni”. Un invito rimasto senza esito. Le acque si mossero di nuovo soltanto il giorno di Natale, quando Catherine inviò una mail alla polizia rivelando finalmente dove si trovava: Valsamoggia, nel Bolognese.

Da lì la donna scelse di tornare in Abruzzo, nel casolare tra i boschi, nella speranza – risultata vana – che il procedimento dei servizi sociali potesse essere accantonato.

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