01 Luglio 2025
Torna a fare capolino nel golfo di Napoli la rara foca monaca. Due nuovi avvistamenti nelle acque di Capri, dove era già stata vista a inizio maggio, prima di nuovi avvistamenti a Ischia, Positano e in Cilento. Immortalato da un gruppo di entusiasti turisti in una delle grotte dell'isola, di cui i ricercatori non svelano il nome per non attrarre nel tratto di mare un traffico di imbarcazioni che disturberebbe l'animale. Il mammifero - considerato ancora a rischio di estinzione (sarebbero meno di mille gli esemplari in natura) è diventato oggi un simbolo della biodiversità del Tirreno. Per questo, l’area marina protetta Punta Campanella ha pianificato, insieme a Ispra, una serie di rilievi del Dna ambientale nei luoghi in cui è stata avvistata: gli esami potrebbero fornire informazioni utili su sesso ed età della foca. “Non è escluso che si tratti di più di un esemplare”, spiegano i ricercatori del progetto Life SeaNet, coordinato da Legambiente. E intanto le aree marine protette della Campania, in primis Punta Campanella e Regno di Nettuno, invitano tutti “a prestare la massima attenzione e in caso di avvistamento, sia a terra che a mare”, evitando di avvicinarsi all’animali o di ostacolare il suo percorso e limitando al massimo rumori e movimenti bruschi. Gli esperti ci tengono a ricordare che si tratta di una specie strettamente protetta dalla legge e che, se vogliamo tutelare e ospitare di nuovo nei nostri mari, va trattata con assoluto rispetto.
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