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Inchiesta ultras, Antimafia convoca Inter e Milan, Inzaghi dribbla i pm: “No minacce, dissi al club che servivano biglietti“

A Palazzo San Macuto hanno già acquisito gli atti relativi alle indagini e Walter Verini presenterà ufficialmente la richiesta di un Comitato “ad hoc” che possa occuparsi del caso delle curve. Inzaghi ha cercato di “abbassare la tensione” durante il suo interrogatorio sulla faccenda dei biglietti della finale di Champions 2023

10 Ottobre 2024

Inchiesta ultras, Antimafia convoca Inter e Milan, Inzaghi dribbla i pm: “No minacce, dissi al club che servivano biglietti“

Simone Inzaghi, fonte La Presse

La Commissione Antimafia ha acceso i fari sull'inchiesta ultras che ha portato all'azzeramento dei vertici delle curve di Inter e Milan. Secondo quanto è emerso, a Palazzo San Macuto hanno già acquisito gli atti relativi alle indagini e il capogruppo PD Walter Verini presenterà ufficialmente la richiesta di un Comitato “ad hoc” che possa occuparsi del caso.

Inoltre, Simone Inzaghi è stato ascoltato in Procura come “persona informata sui fatti” sulla la faccenda dei “biglietti in più” richiesti dal capo ultras Marco Ferdico per la finale di Champions 2023. L'allenatore nerazzurro ha tentato di “abbassare la tensione” e, come si dice in gergo, “dribblare” i pm dichiarando di aver avuto una chiamata da Ferdico ma di non aver ricevuto “minacce”. Questa telefonata era poi terminata con la fornitura di “1500 biglietti” al capo ultras dell'Inter per la finale di Istanbul.

Inchiesta ultras, Commissione Antimafia convoca Inter e Milan

L'obiettivo della Commissione Antimafia è quello di estendere l'indagine ad “altre curve” poichè il problema “non è solo milanese”. Infatti, Verini ha dichiarato: “Dobbiamo affrontare un problema che non è solo milanese. E noto che in moltissimi stadi italiani c'è questa situazione, in un connubio pericolosissimo tra ultrà, criminalità e criminalità organizzata. E le società spesso chiudono gli occhi”.

La presidente della Commissione Chiara Colosimo mi ha già comunicato per le vie brevi che accoglierà la mia richiesta. E dunque probabile che dopo la lettura delle carte si procederà alle audizioni dei presidenti dei club milanesi e delle persone utili alla ricostruzione della vicenda”, ha aggiunto Verini.

La collusione con la 'ndrangheta è una miscela esplosiva”

Il senatore dem ha posto l'accento sugli “affari loschi” della criminalità organizzata agli stadi attraverso il bagarinaggio, il merchandising e i parcheggi. Denaro che poi confluisce in altre attività illegali come, ad esempio, il “traffico di droga e il riciclaggio: “La collusione con la 'ndrangheta è una miscela esplosiva molto pericolosa. La Federcalcio, la Lega, le società di calcio devono prendere coscienza e recidere questi collegamenti. Occorre restituire gli stadi ai tifosi e non lasciarli nelle mani dei delinquenti”, ha specificato Verini.

Inzaghi dribbla i pm: “No minacce, dissi al club che servivano biglietti”

L'allenatore Simone Inzaghi è stato ascoltato in Procura dagli inquirenti come “persona informata sui fatti”, dati i suoi legami con il capo ultras dell'Inter Marco Ferdico. “Non sapevo di pressioni sulla società. Dissi alla società che servivano più biglietti, volevo più tifosi allo stadio che potessero incitare la squadra”, ha dichiarato l'allenatore nerazzurro mercoledì mattina alla polizia. Secondo le parole di Inzaghi, lui e il leader della Curva nord Marco Ferdico, attualmente in carcere, avrebbero parlato in “toni pacifici e cordiali”. I due si sarebbero sentiti attraverso dei messaggi vocali su Whatsapp ma, a detta dell'allenatore, senza “minacce e intimidazioni”, anche se quanto trapela dalle chat dice il contrario

Marco Ferdico avrebbe sollecitato l'allenatore a intervenire sui vertici del club per ottenere più biglietti per la finale di Istanbul del 2023. Inzaghi avrebbe dichiarato di aver contattato qualcuno della dirigenza e aver chiesto dei biglietti in più per quella partita, così da poter portare “più tifosi possibili allo stadio”. Il tecnico avrebbe, dopo aver contattato il club, risposto a Ferdico con il messaggio: “Ho fatto quello che dovevo”.

L'intercettazione tra Inzaghi e Ferdico

La decisione di interrogare Inzaghi è nata dall'intercettazione del 26 maggio 2023 in cui Ferdico, accusato di associazione per delinquere aggravata dall'agevolazione mafiosa, avrebbe spiegato che “vista la situazione di stallo sulla vicenda biglietti” per la finale di Champions avevano “fatto uno sciopero del tifo in occasione della finale di Coppa Italia”, partita precedente a quella di Istanbul.

In quell'occasione avrebbe detto a Inzaghi: “Te la faccio breve Mister...ci hanno dato 1.000 biglietti...noi ci siam fatti due conti...ne abbiam bisogno di 200 in più per esser tranquilli...ma non per fare bagarinaggio mister (...) arriviamo a 1.200 biglietti? Questa è la mia richiesta”. L'allenatore dell'Inter avrebbe risposto: “Parlo con Ferri, con Zanetti e con Marotta. Parlo con quelli e poi ti faccio sapere qualcosa. Gli dico che ho parlato con te e che tanto avevi già parlato con ferri e Zanetti. Marco io mi attivo e ti dico cosa mi dicono”. Gli inquirenti ascolteranno anche Zanetti, Çalhanoğlu, Skriniar e Calabria sui legami fra tifo organizzato e tesserati.

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