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Perquisito Emis Killa nell'inchiesta sulle curve Inter e Milan, sequestrati 40mila € e tirapugni all'amico del capo ultras Lucci

Il rapper sembra avere rapporti con molti esponenti della tifoseria milanese, da Luca Lucci a Hagag Islam e da Christian Rosiello a Fabiano Capuzzo con cui è in affari in uno studio di tatuaggi. Nella perquisizione a casa sua sono stati ritrovati anche 7 coltelli, un manganello e un taser

01 Ottobre 2024

Fedez, Fabiano Capuzzo, Christian Rosiello e Emis Killa

fonte Instagram @Emiskilla

Il rapper Emis Killa è stato perquisito insieme ad altre 60 persone per l'inchiesta sulle curve di Inter e Milan che ha fatto finire in manette 18 ultras. Le tifoserie sono state praticamente decapitate con l’accusa di aver creato una “doppia associazione a delinquere” per prendere tutti gli affari collegati allo stadio San Siro.

È emerso che gli agenti della squadra mobile hanno perquisito l’abitazione del rapper 34enne a Bernareggio. La perquisizione è stata effettuata “presso terzi” e l’artista al momento non è indagato. A casa di Emis Killa, considerato vicino agli ultras milanisti, sono stati trovati e sequestrati 40mila euro in contanti, uno sfollagente, un manganello telescopico, 3 tirapugni, 7 coltelli e uno storditore elettrico

Perquisito Emis Killa nell'inchiesta sulle curve Inter e Milan: i rapporti con Luca Lucci

Il 17 agosto era stato proprio il rapper di Rozzano ad accompagnare il leader della curva sud Luca Lucci allo stadio, in occasione della prima partita di campionato Milan-Torino. In quell'occasione il “toro” era riuscito a tornare al Meazza sfruttando il progetto di riabilitazione predisposto dal tribunale di sorveglianza di Brescia, che gli aveva permesso di essere a San Siro nonostante i problemi con la giustizia. 

Luca Lucci era arrivato allo stadio a bordo di un suv Alfa Romeo insieme al cantante, con cui si era poi accomodato nella sezione vip di uno skybox al primo anello rosso. I suoi amici ultras, un minuto dopo il fischio d’inizio, gli avevano reso onore srotolando lo striscione “Il joker ride sempre”, un chiaro omaggio al leader tornato “a casa”. 

I rapporti con gli altri membri della curva

Stando a quanto riportato nell’ordinanza di custodia cautelare, ad aprile 2024, Emis killa era stato individuato nel gruppo della Sud che aveva aggredito uno steward prima della partita Milan-Roma, “colpevole” secondo loro di aver fermato alcuni tifosi che volevano entrare senza biglietto. Nel branco c’erano quasi tutti i volti noti del secondo anello blu: Francesco Lucci - fratello di Luca -, Islam Hagag, Alessandro Sticco, Daniele Cataldo e Christian Rosiello, bodyguard di Fedez. Nel branco anche Fabiano Capuzzo, storico membro della curva, con cui l'artista di Rozzano risulta essere in affari in uno studio di tatuaggi che fa capo a una società di Luca Lucci

Le relazioni fra il “mondo ultras” e il “settore musicale”

Nonostante molti rapper non compaiano nella lista degli indagati, nelle carte dei pm Paolo Storari e Sara Ombra, sbucano a più riprese quelle che il gip ha definito “relazioni di carattere lavorativo” fra il mondo ultras e i “settore musicale”, in particolare della scena rap italiana. Luca Lucci sarebbe, dunque, riuscito a “tessere” rapporti “con noti artisti italiani” come appunto “Fedez, Emis Killa”, ma anche “Lazza, Tony Effe, Cancun, Gue Pequeno”.

Tutto questo, secondo i pm, per “aumentare, in maniera esponenziale, e con pochissimi controlli, i propri guadagni, avviando preliminari accordi tesi a gestire i concerti di tali artisti, sia sul territorio nazionale e in particolare in Calabria” sia a livello “internazionale”, facendo leva su Hagag Islam.

Quest'ultimo, arrestato con Lucci, è “molto vicino a Federico Lucia”, ed era “in contatto con alcuni imprenditori operativi nel settore, molti dei quali di origine calabrese”. Tra le persone arrestate anche il bodyguard di Fedez, Christian Rosiello, che ha preso parte anche al pestaggio del personal trainer dei vip Cristiano Iovino. Rosiello e Hagag sono ora accusati di “associazione a delinquere finalizzata a violenze da stadio ed estorsioni”.

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