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'Ndrangheta in curva a Milano, 19 arresti tra capi ultras di Inter e Milan: estorsioni sui biglietti, pizzo sui parcheggi e risse

Azzerate le due curve di Inter e Milan. La pace tra gli esponenti delle due curve sarebbe servita per compiere una serie di operazioni come biglietti rivenduti a prezzi maggiorati, parcheggi, merchandising e vendita di bibite all'interno dello stadio

30 Settembre 2024

'Ndrangheta in curva a Milano, 19 arresti tra capi ultras di Inter e Milan: estorsioni sui biglietti, pizzo sui parcheggi e risse

Andrea Beretta, fonte: X, @ilreggino

Scoppia il caso 'ndrangheta in curva, che porta a 19 arresti tra capi ultras di Inter e Milan. Le curve di San Siro accusate di essere il covo di un'associazione a delinquere tra estorsioni sui biglietti, pizzo sui parcheggi e risse. Una specie di patto di affari sporchi col gip che parla di San Siro come di "una terra sottratta alla legalità". 

'Ndrangheta in curva, 19 arresti tra capi ultras di Inter e Milan

Azzerate le due curve di Inter e Milan. Maxi operazione della polizia che ha portato a ben 19 arresti tra capi ultras di Inter e Milan nell'ambito di un'indagine che ipotizza una doppia associazione a delinquere con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni. 16 sono finiti in carcere e 3 ai domiciliari. In una nota della questura si legge che "sono quasi tutti riconducibili alle tifoserie ultras delle due principali squadre milanesi e i reati connessi al giro d’affari legato al contesto calcistico".

La pace tra gli esponenti delle due curve sarebbe servita per compiere una serie di operazioni come biglietti rivenduti a prezzi maggiorati, parcheggi, merchandising e vendita di bibite all'interno dello stadio. Le due fazioni avrebbero agito in autonomia o si sarebbero al massimo spartite la torta.

"San Siro terrà di illegalità"

Lo stadio di San Siro, si legge negli atti "e le attività economiche connesse sono fuori da ogni controllo di legalità". Ciò è avvenuto, "almeno in parte, anche a causa di alcune carenze organizzative della Fc Internazionale nella gestione dei rapporti con la tifoseria: controlli assolutamente carenti per gli ingressi allo stadio; forniture di biglietti a soggetti appartenenti alla criminalità che poi effettuano enormi ricarichi in sede di rivendita; partecipazione ai guadagni da parte di soggetti indagati ovvero già condannati per associazione di tipo mafioso, che poi trasferiscono il denaro alla famiglia mafiosa di appartenenza", ha aggiunto nel corso di una conferenza stampa di oggi il procuratore di Milano Marcello Viola.

Chi sono gli arrestati

Tra gli arrestati ci sono Andrea Beretta, già in manette per l'omicidio già in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco e Marco Ferdico. E poi suo padre Gianfranco, "Maurino" Mauro Nepi - lanciacori del secondo anello verde -, il 39enne Matteo Norrito e "Renatone" Renato Bosetti, 54 anni. 

In manette anche gli uomini più in vista della sud: i fratelli Lucci, Francesco e Luca, il loro fedelissimo Islam Hagag, il 35enne "Alex Cologno" e il 42enne Alessandro Sticco, già condannato per un pestaggio fuori dal Meazza e il 41enne Christian Rosiello, coinvolto nel raid sotto casa del personal trainer dei vip Cristian Iovino, picchiato dopo una lite in una discoteca con Fedez, di cui lo stesso Rosiello è bodyguard. 

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