25 Agosto 2021
Fonte: Twitter, @ClaudioDeglinn2
Alessandro Cavarretta, 51 anni, residente a Mira insieme alla sua anziana madre e precedentemente impiegato come parcheggiatore a San Giuliano, è deceduto per un malore improvviso tre giorni dopo aver ricevuto la prima dose del vaccino Covid Pfizer. La Procura ha avviato un'indagine sulla vicenda, e le risposte potranno essere ottenute solo attraverso un esame autoptico.
La situazione è emersa quando Cavarretta ha avvertito un malore improvviso poche ore dopo la somministrazione del vaccino Covid, con un repentino aumento della febbre fino a 39 gradi. Inoltre, ha iniziato ad avvertire gonfiore alle gambe, con difficoltà persino a reggersi in piedi. La madre ha raccontato che hanno consultato il medico di base, il quale gli ha prescritto un semplice diuretico. Tuttavia, il 21 agosto la situazione è peggiorata drasticamente. Cavarretta aveva difficoltà a svegliarsi, e la lingua era gonfia.
I familiari e amici hanno chiamato i soccorsi e hanno tentato il massaggio cardiaco in attesa dell'ambulanza. Nonostante il personale medico abbia effettuato una rianimazione intensiva, Cavarretta è purtroppo deceduto, e la morte è stata certificata come dovuta a un arresto cardiocircolatorio. Quando si è diffusa la notizia della morte, sul web sono state effettuate numerose ricerche per capire se ci potesse essere una correlazione fra il malore improvviso e il vaccino Covid, ma per il momento non ci sono informazioni sulla vaccinazione ed eventuali reazioni avverse.
La principale ipotesi, che richiederà conferma tramite esami, è che Cavarretta sia stato colpito da una tromboembolia. La famiglia ha presentato una denuncia contro ignoti ai carabinieri di Mira, e l'avvocato Matteo Scussat ha avviato l'azione legale. Gli esami autoptici sono attesi per fornire ulteriori dettagli sulla causa del decesso.
La famiglia ha sollevato domande sulla corretta somministrazione del vaccino Covid, l'anamnesi, la prescrizione del medico di base e perché a Cavarretta non sia stato consigliato di recarsi al pronto soccorso quando i sintomi sono emersi. I familiari ribadiscono che Alessandro non era contrario alla vaccinazione e non aveva precedenti patologie. La procedura di autopsia era stata inizialmente programmata, ma potrebbe essere posticipata in attesa delle decisioni del magistrato a Venezia. La famiglia cerca risposte, e la Procura sta indagando per far luce su questa tragedia.
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