Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Mario Sechi nuovo direttore di Libero, il capo ufficio stampa di Meloni abbandona Palazzo Chigi; Sallusti e Feltri tornano al Giornale, Spunta Capezzone - ESCLUSIVA

Addio a Palazzo Chigi dopo tre mesi e mezzo, Mario Sechi torna alla direzione di un quotidiano; Sallusti verso il Giornale come già anticipato dal Giornale d'Italia, lo seguirà Feltri. Nuovi uffici in via dell'Aprica a Milano. Daniele Capezzone direttore editoriale e Senaldi Condirettore

25 Giugno 2023

Mario Sechi nuovo direttore di Libero, il capo ufficio stampa di Meloni abbandona Palazzo Chigi, Sallusti e Feltri tornano al Giornale

Mario Sechi, fonte: imagoeconomica

Con la vendita de Il Giornale agli Angelucci, che si avvicinano sempre di più alla creazione di un vero e proprio nuovo polo editoriale, prosegue il valzer della speculazione sul nome che si sarà chiamato alla guida della testata. Intanto però, Mario Sechi sognava Libero e così è stato. Il capo ufficio stampa della Meloni abbandona Palazzo Chigi dopo tre mesi e mezzo (era stato nominato il 6 Marzo scorso) e torna alla carta stampata come direttore responsabile, più precisamente il giornale ora diretto da Alessandro Sallusti, che come già anticipato da Il Giornale d'Italia, viaggia a passo sicuro verso la direzione de Il Giornale, con il conseguente arrivo anche dello stesso Vittorio Feltri. Daniele Capezzone potrebbe diventare firettore editoriale, mentre Pietro Senaldi rimarrà condirettore di Libero.

Mario Sechi direttore di Libero, addio a Palazzo Chigi. Sallusti e Feltri al Giornale 

Porte girevoli ai vertici dei giornali di centrodestra. Mario Sechi sarebbe infatti giù stufo di esser messo in ombra da Patrizia Scurti e Giovanna Iannello, rispettivamente segretaria e portavoce della premier. Sechi aveva accettato l'incarico lo scorso 6 marzo dopo essere stato per poco meno di quattro anni, dal 2019 al 2023 direttore dell'Agi, mentre in passato fu anche direttore del quotidiano Il Tempo. 

Tornando al Giornale, con il closing, ossia il passaggio formale delle quote, previsto a fine giugno o massimo nella prima decade di Luglio, una volta ottenuto l'ok dall'Autoritità Garante della Concorrenza e del Mercato, sarà il momento della riorganizzazione e dell'insediamento, che, per quanto possa essere auspicabile dai diretti interessati un passaggio di consegne a settembre, dopo un pò di vacanze ed eventi agostani tra Forte dei Marmi, Cortina, Bergamo, la Marmolada e il Biferno, avverrà con ogni probabilità a metà luglio. A guidare la See, società editoriale de il Giornale, arriverà Nicola Speroni come nuovo ad (in sostituzione di Andrea Favari), già all'opera per la predisposizione del piano di riorganizzazione e da tempo coinvolto nell'acquisizione insieme agli Angelucci.

Libero e Il Giornale, le nuove sedi in via dell'Aprica a Milano presso gli uffici de La Presse

In questo riassetto, spazio anche ai traslochi. Libero e Il Giornale potrebbero prendere posto negli uffici milanesi di La Presse, in via dell'Aprica (che a sua volta potrebbe spostarsi invece negli spazi di Libero in Viale Majno). Queste sono le opzioni in fase di valutazione. La sedi di via Negri, adesso in affitto e venduta molti anni or sono, verrà in ogni caso lasciata. Anche in caso di trasloco in via dell'Aprica, palazzina indipendente di 4 piani, le redazioni di Libero e de il Giornale rimarranno comunque separate, ma saranno centralizzate negli stessi locali le funzioni centrali, dal marketing e commerciale alla diffusione e dall'amministrazione agli acquisti e al reparto tecnico, funzioni che accorperanno anche gran parte di quelle de Il Tempo, basato a Roma. Anche ilgiornale.it, che attualmente guidato da Andrea Pontini, troverà ovviamente spazio nella nuova sede, dove saranno centralizzate anche le attività online. Nei locali al seminterrato verrà realizzato lo studio video / televisivo.

Con l'abbandono della nave da parte di Sallusti, segue anche le necessita per Sechi di tenere e far ripartire le copie vendute in edicola (ossia il dato sulla "salute" di un giornale cartaceo, sia in termini di lettorato che di ricavi e margini), erose nel tempo anche a seguito del "rosicchiamento" avvenuto da parte de la Verità di Maurizio Belpietro.

Le copie vendute da Libero dall'avvento di Sallusti (maggio 2021)

Dalla nomina a Direttore de il Giornale di Alessandro Sallusti, avvenuta 2 anni or sono, e precisamente il 17 maggio 2021, il numero di copie vendute in edicola ha leggermente tenuto, ma il progressivo "rosicchiamento" non si è arrestato.

Questo il numero di copie che ha venduto Libero confrontando i primi 4 mesi del 2021 con i primi 4 del 2023:

2021 
Gennaio 2021: 22.748
Febbraio 2021: 22.418
Marzo 2021: 21.321
Aprile 2021: 20.998
Media primi 4 mesi 2021: 21.871

2023
Gennaio 2023: 20.041
Febbraio 2023: 20.346
Marzo 2023: 19.956
Aprile 2023: 20.216
Media primi 4 mesi 2023: 20.141

 Variazione: -7,9%

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x