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Ucraina, Papa Francesco contro l'aumento delle spese militari al 2% del Pil: "È una pazzia"

Papa Francesco ribadisce i suoi timori di un'escalation in Ucraina e condanna l'aumento delle spese militari al 2% del Pil deciso dai paesi occidentali. Critiche sul coinvolgimento di questi paesi - Italia compresa - nella guerra

24 Marzo 2022

Ucraina, Papa Francesco contro l'aumento delle spese militari: "È una pazzia"

fonte: Twitter @vaticannews_it

Sulla guerra in Ucraina, Papa Francesco resta uno dei pochi leader mondiali - se non l'unico - ad opporsi all'aumento delle spese militari. Nella giornata di giovedì 24 marzo, il pontefice ha infatti definito "una pazzia" la decisione dell'Italia, di concerto con gli altri paesi occidentali, di aumentare i propri stanziamenti per la difesa fino al 2% del Pil. Secondo Bergoglio la risposta all'inasprirsi del conflitto russo-ucraino non sono le armi e nemmeno ulteriori sanzioni contro Mosca, ma "un modo diverso di governare il mondo, non facendo vedere i denti".

Ucraina, Papa Francesco contro aumento spese militari

Nel corso di un'udienza con le partecipanti di un incontro promosso dal Centro Femminile Italiano, Papa Francesco ha dichiarato che: "È ormai evidente che la buona politica non può venire dalla cultura del potere inteso come dominio e sopraffazione, no, ma solo da una cultura della cura, cura della persona e della sua dignità e cura della nostra casa comune". La dimostrazione di questo è, secondo Bergoglio "la guerra vergognosa a cui stiamo assistendo. Penso che per quelle di voi che appartengono alla mia generazione sia insopportabile vedere quello che è successo e sta succedendo in Ucraina. Ma purtroppo questo è il frutto della vecchia logica di potere che ancora domina la cosiddetta geopolitica".

La "terza guerra mondiale a pezzetti"

Il pontefice ritorna poi a un suo vecchio ragionamento, quando parò di "terza guerra mondiale a pezzetti" per definire il periodo di singole guerre regionali che stiamo attraversando da anni. "Un po' dappertutto, fino ad arrivare a questa, che ha una dimensione maggiore e minaccia il mondo intero. Ma il problema di base è lo stesso: si continua a governare il mondo come uno 'scacchiere', dove i potenti studiano le mosse per estendere il predominio a danno degli altri", ha poi aggiunto il papa.

In seguito il passaggio sugli stanziamenti per le spese militari: "Io mi sono vergognato quando ho letto che un gruppo di Stati si sono compromessi a spendere il 2% del Pil per l'acquisto di armi come risposta a questo che sta accadendo, pazzi!". "Il modello della cura è già in atto, grazie a Dio, ma purtroppo è ancora sottomesso a quello del potere economico-tecnocratico-militare", ha poi concluso Bergoglio. È da ricordare tuttavia che l'aumento della percentuale di Pil dedicata alle spese militari non è direttamente consequenziale alle vicende ucraina, ma frutto di un'intesa siglata dai paesi Nato nel 2014.

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