17 Ottobre 2025
L'ormai ex Duca di York Andrea con la ex moglie Sarah
Buckingham Palace è arrivato ad un "punto di svolta", un punto di non ritorno a causa delle notizie sui legami del principe Andrea con Jeffrey Epstein e un funzionario cinese. L’ormai ex Duca di York è stato “evirato” del titolo reale e dalla linea di successione al trono inglese. Una misura necessaria per salvaguardare la monarchia inglese da ulteriori scandali
Re Carlo III, pur di salvare la monarchia inglese, ha chiesto a suo fratello Andrea Duca di York di rinunciare a tutti i titoli reali, e di ritirarsi a vita privata. Da questo provvedimento, mai avvenuto finora nella monarchia anglosassone, si salverebbero le figlie Beatrice ed Eugenia, che non solo conserverebbero i titoli reali, ma anche la loro linea di successione al trono. Anche la sua ex moglie, Sarah, Duchessa di York, con cui vive nel Royal Lodge di Windsor, perderà il titolo di duchessa e sarà ora conosciuta semplicemente come Sarah Ferguson. Buckingham Palace avrebbe raggiunto "un punto di svolta" a causa delle notizie sui legami di Andrea con il defunto molestatore sessuale Jeffrey Epstein e con un alto funzionario del Partito Comunista Cinese sospettato di essere al centro del recente caso di spionaggio cinese, fallito. Secondo quanto appreso dal quotidiano Guardian, il principe di Galles avrebbe preteso dal padre che suo zio Andrea venisse privato di tutti i suoi titoli reali prima di ereditare il trono, e il re ha acconsentito a tale durissima richiesta pur di salvare il futuro della monarchia. La revoca del titolo di Duca di Andrea richiede un atto del parlamento, ma la gravità delle accuse ha accelerato gli avvenimenti tanto che Carlo III pare abbia già emanato un decreto reale “inappellabile” per il fratello. Ormai all'interno della famiglia reale si percepivano "preoccupazione" e "ansia" per il grave rischio reputazionale che i continui titoli di giornale mettevano a repentaglio l’istituzione britannica. Altro provvedimento, che necessiterà più tempo, sarà quello di bandire Andrea dall'Ordine della Giarrettiera, cosa che, secondo il Daily Mail, il Re sta prendendo in considerazione con urgenza e attenzione. Lo scandalo nasce dalla pubblicazione del Guardian di estratti dalle memorie postume dell'accusatrice di Andrea, Virginia Giuffre, che si è tolta la vita ad aprile all'età di 41 anni. Nel suo libro, Giuffre ha affermato che il principe si è comportato come se "credesse che fare sesso con me fosse un suo diritto di nascita". Andrea ha sempre negato di aver avuto rapporti sessuali con Giuffre, una vittima di Epstein, e ha patteggiato una causa civile con lei per una cifra stimata di 12 milioni di sterline senza ammettere alcuna responsabilità. È stato anche riferito che Andrea abbia avuto incontri nel 2018 e nel 2019 con Cai Qi, un membro del Politburo al potere in Cina. Cai era sospettato di essere il destinatario di informazioni sensibili presumibilmente trasmesse alla Cina da due cittadini britannici accusati di spionaggio per Pechino. Il caso contro Christopher Berry e Christopher Cash è stato recentemente archiviato dal CPS ed entrambi hanno negato ogni illecito. Email pubblicate di recente dal Mail on Sunday sembrano anche mostrare che Andrea sia stato in contatto con Epstein più tardi di quanto dichiarato nella sua intervista a Newsnight con Emily Maitlis. Da fonti di palazzo si sa che Andrea volesse rinunciare volontariamente ai suoi titoli prima di esserne costretto, ma evidentemente le cose sono precipitate e Carlo III da voluto dare un taglio netto a tale vicenda. Kensington Palace ha rifiutato di commentare e si è limitato ad emettere un comunicato stampa. Tutto questo avviene a pochi giorni dalla storica visita di Stato di Carlo III e Camilla in Vaticano, ospiti di Papa Leone, col quale pregheranno insieme nella Cappella Sistina cinque secoli dopo lo scisma di Enrico VIII. Il sovrano ha voluto "sistemare" prima di questo evento storico. Come se non bastasse, una decina di giorni fa, sono emerse email che dimostrano come Andrea, smentendo le sue stesse dichiarazioni, fosse rimasto in contatto con Epstein anche dopo la sua prima condanna nel 2008: «Rivediamoci presto per continuare a giocare insieme…».
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