03 Ottobre 2022
Apre il 4 ottobre al pubblico la mostra "Max Ernst", visitabile fino al 23 febbraio 2023 presso il Palazzo Reale di Milano.
Oltre 400 sono le opere tra dipinti, sculture, disegni, collages, gioielli e libri illustrati provenienti da musei, fondazioni e collezioni private, in Italia e all’estero.
Tra questi: la GAM di Torino, la Peggy Guggenheim Collection e il Museo di Ca’ Pesaro di Venezia, la Tate Gallery di Londra, il Centre Pompidou di Parigi, il Museo Cantini di Marsiglia, i Musei Statali e la Fondazione Arp di Berlino, la Fondazione Beyeler di Basilea, il Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid.
Come in una grande Wunderkammer, e in analogia con l’universo di Max Ernst, la mostra e il volume che l’accompagna sfidano i visitatori a cimentarsi in affascinanti e intriganti giochi di percezione tra stupore e meraviglia, ove logica e armonia formale si accompagnano a enigmi impenetrabili, ove opere, tecniche e costellazioni di simboli conducono oltre la pittura.
Una serie di eventi collaterali animeranno i mesi di apertura della mostra, prima tra tutti la rassegna su Max Ernst, il Surrealismo e il Cinema realizzata in collaborazione con il MIC, Fondazione Cineteca Italiana.
La mostra è organizzata dal Comune di Milano Cultura, Palazzo Reale ed Electa con la collaborazione di Madeinart, a cura di Martina Mazzotta e Jürgen Pech.
Elcettico pittore, scultore, pittore, teorico dell'arte, Max Ernst è stato uno dei pionieri del Dadismo e del Surrealismo; inventore della tecnica del frottage, strinse prolifici sodalizi con i massimi esponenti del mondo dell'arte della prima metà del Novecento, lavorando fianco a fianco di Mirò, Breton, Eluard, Man Ray e Cartier-Bresson.
La mostra a Palazzo Reale porta agli sguardi dello spettatore l'opera di uno dei più grandi interpreti della natura conflittuale del Ventesimo Secolo, delle innovazioni e dell'ansia esplorativa e introspettiva che si sono riversate nell'arte in ogni sua espressione.
Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, ha commentato a Il Giornale d'Italia:
"Questa è una mostra di ricerca, che ci è costata almeno 3 o 4 anni. Siamo soddisfatti perché abbiamo reso giustizia alla vera figura di Marx Ernst. Molte volte viene considerato come un artista piuttosto stravagante, invece era dotato di una razionalità intellettuale molto sostenuta".
Domenico Piraina, Direttore di Palazzo Reale, ha detto a Il Giornale d'Italia:
"Presentarsi come un uccello, tant’è vero che c’è questo personaggio di sua invenzione, che era un uccello. La settimana scorsa abbiamo avuto la presenza simbolica qui di Marx Ernst, perché mercoledì o giovedì è successo qui a Palazzo Reale uno psicodramma. Ad un certo punto vengo informato che era entrato un uccello in queste sale, non riuscivamo a mandarlo via, abbiamo dovuto chiamare anche la protezione animali".
Martina Mazzotta, curatrice della Fondazione Antonio Mazzotta e della mostra, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"A Palazzo Reale di Milano i capolavori di Marx Ernst, ma anche le opere rare, che non si vedevano da anni del grande dadaista, surrealista, umanista, interessato al Rinascimento, scienziato e tantissime altre cose. La sua grande battaglia contro la pittura, le tecniche che inventa, l’oreficeria, la sua grande biblioteca e tutto il lavoro straordinario che Ernst ha sempre fatto intorno ai libri".
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