04 Ottobre 2022
Martina Mazzotta, curatrice della Fondazione Antonio Mazzotta e della mostra, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Max Ernst" a Palazzo Reale, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"A Palazzo Reale di Milano i capolavori di Marx Ernst, ma anche le opere rare, che non si vedevano da anni del grande dadaista, surrealista, umanista, interessato al Rinascimento, scienziato e tantissime altre cose. La sua grande battaglia contro la pittura, le tecniche che inventa, l’oreficeria, la sua grande biblioteca e tutto il lavoro straordinario che Ernst ha sempre fatto intorno ai libri. Ha omaggiato la memoria collettiva e la cultura, ha prodotto un numero grandissimo di cataloghi e libri, che, come un fiume, attraversano tutta questa mostra straordinaria, con prestiti da tutto il mondo e che speriamo che diverta e arricchisca i giovani di tutte le età".
Interviene Jürgen Pech, dal 2006 al 2021 curatore capo del Museo Max Ernst di Brühl e curatore della mostra, affermando a Il Giornale d'Italia:
"Non possiamo ridurre solo a tre opere e poche parole, per Marx Ernst bisogna darsi del tempo per analizzarlo. Bisogna venire e connettere tutto. Ci sono opere molto rare, qui c’è una superfice convessa e una pittura meravigliosa. Avvicinarsi alle opere per vedere i particolari, è fonte di meraviglia continua".
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