Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Donnarumma (Gruppo FS): "I porti sono centrali per l’Italia; nel 2023 evitati 1,5 mln di tonnellate di CO₂ grazie alla decarbonizzazione del trasporto"

Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore delegato Gruppo FS, ha dichiarato: "Il futuro si costruisce collegando i porti a snodi intermodali con logistica integrata: trasporto su ferro per lunghe distanze e veicoli elettrici per l’ultimo miglio, per raggiungere i centri urbani in modo sostenibile"

15 Luglio 2025

Stefano Antonio Donnarumma, Amministratore delegato Gruppo FS, in occasione dell’evento ‘Economia del mare, il motore blu della competitività italiana” promosso da Confindustria ha dichiarato: 

"Ferrovie dello Stato è attualmente impegnata in un piano di investimenti di portata straordinaria. Parliamo di circa 100 miliardi in cinque anni e 200 miliardi in dieci anni, secondo una pianificazione condivisa con il Ministero delle Infrastrutture.

L’impegno riguarda non solo il trasporto ferroviario, ma anche l’intera logistica nazionale, con un focus sull’intermodalità. In questo contesto, i porti rappresentano un nodo fondamentale: la posizione geografica dell’Italia rende essenziale il collegamento marittimo per il traffico merci internazionale. I porti costituiscono quindi la porta d’ingresso e uscita per le merci, che poi vengono distribuite sul territorio, e spesso ritrasportate, tramite ferrovie e altri mezzi.

Un elemento cardine del piano FS è la decarbonizzazione del trasporto: solo nel 2023, grazie al trasporto ferroviario delle merci, sono state evitate circa 1,5 milioni di tonnellate di CO₂. Consideriamo che un solo treno merci vale più o meno 30 camion, con un impatto ambientale e infrastrutturale decisamente inferiore.

Il futuro si costruisce quindi collegando i porti a snodi intermodali e aree di scambio con soluzioni logistiche integrate: trasporto su ferro per le lunghe tratte, supportato da veicoli elettrici per l'ultimo miglio, così da raggiungere i centri urbani in modo sostenibile. Questo approccio è già previsto e perseguito progettualmente.

Come già discusso anche con il Viceministro Rixi, se si potesse immaginare Ferrovie dello Stato come società dello Stato con un ruolo diretto nella gestione della logistica la immaginerei coinvolta con la gestione dei principali porti. Esiste infatti un nesso logico e operativo tra la rete ferroviaria e la movimentazione delle merci nei porti. Attualmente quasi tutti i porti sono raggiungibili dal ferro,  ma non sempre questo favorisce il traporto dei passeggeri.

 Un esempio emblematico è il porto di Civitavecchia, dove non è possibile imbarcare passeggeri direttamente dal treno perché la parte di infrastruttura ferroviaria all’interno del porto non è nella disponibilità di FS. La normativa attuale su sicurezza e accessi ne impedisce l’uso, ma si tratta di un ostacolo superabile con investimenti e adeguamenti normativi.

Ferrovie dello Stato sta inoltre espandendo la sua presenza in Europa, ad esempio in Germania, dove è attiva nel trasporto merci lungo i corridoi TEN-T. Recentemente FS ha anche acquisito una partecipazione in un terminal ad Anversa, strategico per la logistica continentale.

FS non si limita al treno: gestisce anche autobus e collegamenti multimodali. In Italia, 26 aeroporti sono oggi connessi via treno o bus. La società possiede una grande compagnia di trasporto su gomma, recentemente riorganizzata sotto la direzione di Trenitalia, per garantire integrazione totale tra treno e autobus, fino alla gestione del biglietto unico e del viaggio completo.

L’integrazione ferro-mare è al centro della visione strategica: collegare meglio i porti ai territori interni, grazie alla rete ferroviaria e agli interporti, è cruciale per una logistica moderna. Ogni porto ha caratteristiche proprie – Genova, ad esempio, è diversa da Napoli o Civitavecchia – ma tutti possono essere resi più efficienti.

Nel caso di Genova, la realizzazione del Terzo Valico dei Giovi collegherà il porto alla Pianura Padana e ai valichi alpini, rafforzando l’asse Nord-Sud. Anche per Napoli, ben connessa già oggi, esistono margini di miglioramento, ad esempio attraverso interventi urbanistici e la creazione di tratte ferroviarie dedicate, anche interrate se necessario.

Per quanto riguarda i collegamenti aeroportuali, un esempio di successo è il Leonardo Express, che ogni 15 minuti collega Roma a Fiumicino. È uno dei servizi più utilizzati, soprattutto dai turisti stranieri, e rappresenta una best practice internazionale: non è alta velocità, ma è un servizio regolare, affidabile ed efficiente.

Infine, si conferma la volontà di favorire sempre di più i collegamenti di superficie, meno impattanti in termini economici e ambientali rispetto a nuove linee sotterranee. L’obiettivo finale è una rete logistica moderna, intermodale, sostenibile e integrata, che connetta porti, interporti, città, aeroporti e aree industriali con il ferro come asse portante."

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti