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Turismo, Conflavoro: "Con formazione entro 30 giorni, più tutela per imprese e neoassunti”

15 Dicembre 2025

Turismo, Conflavoro: "Con formazione entro 30 giorni, più tutela per imprese e neoassunti”

L’approvazione al Senato del DDL di conversione del decreto Sicurezza (DL 159/25) introduce un principio atteso da molte imprese italiane, in particolare nei settori della somministrazione di alimenti e bevande e del turismo: la possibilità di completare la formazione e l’addestramento dei lavoratori in materia di sicurezza sul lavoro, come prevista dall’art. 37 Dlgs 81/08, entro 30 giorni dall’avvio del rapporto di lavoro. Una modifica che ora attende l’ultimo passaggio alla Camera per l’entrata in vigore definitiva e che, per Conflavoro, permette di allineare la normativa alle reali esigenze organizzative delle imprese.

“Il turismo rimane uno dei motori dell’economia nazionale, con una proiezione per il 2025 di 3,2 milioni di posti di lavoro e un impatto sul PIL stimato in 237,4 miliardi di euro” dichiara Roberto Capobianco, presidente Conflavoro. “La centralità del settore impone responsabilità ancora più forti sul fronte della prevenzione: le norme devono essere efficaci e realmente applicabili. Il termine dei 30 giorni, che Conflavoro ha sostenuto con determinazione nelle sedi istituzionali, evita rigidità che in passato hanno generato difficoltà operative e permette un quadro normativo moderno, capace di tutelare la sicurezza e di rispettare le specificità del lavoro stagionale. Con Regioni ed enti competenti sarà essenziale definire indicazioni applicative chiare e uniformi, per dare alle imprese certezze operative”.

“Le assunzioni stagionali nel turismo avvengono spesso da un giorno all’altro e seguono dinamiche legate alle prenotazioni, agli eventi e alle condizioni climatiche» afferma Corrado Della Vista, consigliere Conflavoro e imprenditore del settore. “In questo contesto, la formazione immediata risultava difficilmente sostenibile, soprattutto per rapporti molto brevi. In passato, una rigidità non calibrata sulla realtà del settore ha esposto molte aziende a sanzioni e incertezze che non rispecchiavano il funzionamento del comparto. Il termine di 30 giorni permette di organizzare percorsi formativi più solidi e realmente fruibili, garantendo la piena tutela della sicurezza anche nei momenti di maggiore variabilità operativa”.

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