08 Luglio 2025
Matteo Lunelli, Presidente di Altagamma, in occasione dell'undicesima edizione dell’Altagamma Consumer and Retail Insight è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Come si sta muovendo il mondo del lusso e cosa è emerso dalla ricerca?
"Dalla ricerca di oggi emerge chiaramente come sono in particolar modo i consumatori aspirazionali ad aver interrotto per il 35% i propri acquisti di beni di alta gamma. Pesa un calo del potere d'acquisto e pesa il contesto geopolitico e macroeconomico. A fronte di questo, però, il vertice della piramide occupato dai top tier, i consumatori di profilo più alto, pesa solo per lo 0,1% del totale, oggi contano per il 37% del valore complessivo degli acquisti su tutti i settori del mercato dei beni di lusso mondiale. Questa è la fascia meno sensibile al ciclo economico. La buona notizia, comunque, è che nelle interviste emerge una disponibilità da parte di tutte le fasce di consumatori ad incrementare nei prossimi 18 mesi i propri acquisti. Ma per fare questo sarà fondamentale per tutti i nostri brand investire molto su un rapporto sempre più personalizzato con i clienti, mettendo al centro l'eccellenza delle creazioni e consolidando un rapporto di fiducia basato su valori condivisi."
Il made in Italy come si sta evolvendo? Sta subendo questa politica dei dazi o è resiliente?
"Anzitutto siamo purtroppo in questo momento vittime dell'incertezza che talvolta è peggio della notizia finale, quindi siamo tutti impazienti di sapere quale sarà lo scenario per poter definire le nostre strategie. Un dazio del 10% in America sarebbe comunque in qualche modo gestibile, ovviamente scenari di percentuali molto più alte creerebbero dei problemi molto più significativi. Io vorrei sottolineare quello che ha recentemente detto anche il Presidente Mattarella, ossia che il protezionismo va contro la stabilità internazionale, mina la stabilità e il rapporto fra i Paesi, quindi mi auguro che questo trend di barriere e di dazi si interrompa, soprattutto perché siamo in un clima dove ciò che ci preoccupa di più sono proprio le tensioni internazionali e le guerre."
Dal punto di vista di una crescita possibile nei prossimi anni, al di là dello scenario geopolitico, cosa auspicate per le imprese italiane?
"Io credo che questo sia un settore che mantiene delle grandi opportunità per il futuro. L'alto di gamma può essere una locomotiva per l'Italia e per l'Europa. Abbiamo recentemente presentato una ricerca al Parlamento europeo in cui abbiamo raccontato come più dell'11% delle esportazioni dell'Unione Europea siano date da beni dell'alto di gamma europeo. Quindi questa è un'industria fondamentale per la nostra economia ed è anche un elemento del nostro soft power. C'è comunque un'opportunità di lungo termine perché il numero dei consumatori di Altagamma riteniamo che continuerà ad aumentare in futuro. Quello che deve continuare a fare il Made in Italy è andare nel mondo a raccontare lo stile di vita nel nostro Paese cercando anche nuovi mercati dove stanno nascendo nuovi consumatori. Quello che hanno sempre fatto i nostri imprenditori, i nostri team, i nostri manager è investire e proporre l'eccellenza delle proprie creazioni, quella qualità intrinseca che rende uniche le creazioni dell'alto di gamma italiano."
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