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Mottura (Edison): "Serve nucleare standardizzato vicino ai distretti industriali: riduce costi e rafforza il mix con le rinnovabili"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Lorenzo Mottura, Executive Vice President Strategy, Corporate Development & Innovation Edison: "Crisi in Iran dimostra quanto il nucleare serva per ridurre i costi e l’impatto geopolitico sull’energia"

23 Giugno 2025

Lorenzo Mottura, Executive Vice - President Strategy, Corporate Development & Innovation di Edison S.p.A., in occasione dell'evento "Il Nuovo Nucleare in Italia"promosso e organizzato da Aiden in collaborazione con Edison, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Che ruolo vede per il nucleare nel futuro nel mix energetico italiano?

"Il nucleare consente di raggiungere la decarbonizzazione affiancandosi alle rinnovabili. Le rinnovabili non sono programmabili e, per essere rese tali, hanno bisogno di grandi investimenti in reti di trasmissione e in sistemi di stoccaggio.
Pensare a un mix energetico che preveda un forte sviluppo delle rinnovabili, affiancate però da una capacità programmabile pari ad almeno il 20% del sistema, di cui una parte realizzata con il nucleare, consente non solo di ridurre le variabilità introdotte dalla non programmabilità, ma anche i costi complessivi del sistema. Questo perché si riducono i fabbisogni di investimenti in stoccaggi."

Cosa renderebbe il nucleare economicamente interessante per voi di Edison?

"Perché il nucleare sia economicamente interessante, occorre che sia il più possibile standardizzato, così da poter essere inserito anche in Italia senza grandi modifiche rispetto alle centrali già accettate in altri Paesi. Questo permetterebbe di realizzare impianti in prossimità dei distretti industriali, fornendo non soltanto energia elettrica, ma anche calore e idrogeno. La combinazione di questi due fattori rende il nucleare altamente competitivo. Inoltre, in fase iniziale sarà necessario introdurre meccanismi di supporto che aiutino a mitigare i rischi legati all’adozione di una nuova tecnologia. Meccanismi di questo tipo sono già utilizzati anche per lo sviluppo delle altre fonti energetiche sostenibili."

Per quanto riguarda quello che è accaduto recentemente in Iran, come pensa possa influenzare l'immagine e i costi del nucleare?

"Quello che è successo in Iran, e tutta la turbolenza geopolitica che ne deriva, compresi i rischi, come quello di un blocco dello Stretto di Hormuz, comporta un incremento dei costi delle fonti fossili, in particolare petrolio e gas. Questi aumenti si riflettono direttamente sul costo dell’energia in Italia, che produce oltre il 50% della propria elettricità proprio dal gas. Affiancare il nucleare alle rinnovabili consentirebbe di ridurre, almeno in parte, l’influenza geopolitica sulle fonti energetiche, sostituendo progressivamente il gas e offrendo così al sistema Paese una maggiore indipendenza energetica."

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