11 Giugno 2025
Vittorio Fiore, Direttore Comunicazione e Sostenibilità Italia di Lactalis, in occasione della presentazione del progetto “Formazione in Campo” di Lactalis e Insuperabili, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Qual è il significato della campagna DISrACTIVE per Lactalis e come si collega al progetto con Insuperabili?
"DISrACTIVE è una progettualità molto ampia, che raccoglie tutte le nostre iniziative rivolte al tema della fragilità. Ce ne sono tante, sempre più complesse e presenti nella vita quotidiana, ed è fondamentale per le aziende individuare strumenti concreti per proteggerle e intervenire. Inclusività, disagio adolescenziale, disturbi alimentari: sono tutte manifestazioni di fragilità sociale che ci interpellano direttamente. Come Lactalis, abbiamo strutturato una serie di programmi con l’obiettivo di ridurre l’impatto negativo di queste condizioni e offrire risposte tangibili."
Cosa rappresenta per Lactalis la donazione del furgone e come contribuirà l'inclusione lavorativa degli atleti?
"Il furgone è per noi un simbolo. Le nostre attività commerciali si basano proprio su una rete di furgoni, con cui portiamo i nostri prodotti sul territorio. Abbiamo scelto di utilizzare questa metafora per creare un ponte, una sinergia concreta. Gli Insuperabili ci hanno insegnato cosa significhi davvero essere un’azienda inclusiva: significa creare le condizioni per accogliere e valorizzare persone con disabilità, affrontando una sfida prima di tutto culturale. Da parte nostra, abbiamo condiviso le nostre competenze sul mondo delle vendite, le tecniche commerciali. È nato così un progetto di crescita reciproca, con l’obiettivo comune di contrastare la fragilità legata alla disabilità."
Quali sono i piani futuri per Lactalis per sostenere iniziative di inclusione e di sensibilizzazione in ambito sociale?
"Ne stiamo sviluppando sempre di nuovi. Spesso iniziamo da progetti piccoli, ma poi ci lasciamo coinvolgere e li facciamo crescere insieme. Non partiamo mai da un’idea imposta dall’azienda: ogni iniziativa nasce in modo condiviso, costruita con i partner, mai da soli. Il 2026 sarà un anno importante, sono certo che porterà molte soddisfazioni. Intanto, entro la fine del 2025 ci trasferiremo nella nuova sede, dove abbiamo già pensato a spazi che favoriscano proprio questi momenti di confronto e impegno per il sociale. Spazi che ispirino la nostra continua lotta contro le fragilità."
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