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Ceccherini (Osservatorio Permanente Giovani-Editori): "Necessario tenere i giovani dentro la comunità, farne dei cittadini e non dei sudditi"

Andrea Ceccherini, Presidente Osservatorio Permanente Giovani-Editori ha dichiarato: "Nel tempo della complessità occorrono strumenti per decodificare; è importante utilizzare la propria testa"

15 Novembre 2024

Andrea Ceccherini, Presidente Osservatorio Permanente Giovani-Editori, in occasione dei "25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori" ha dichiarato:

"E' importante tenere i giovani dentro la comunità e non fuori, farne dei cittadini e non dei sudditi, perché il Paese deve cambiare e i giovani devono darne la direzione attraverso lo sviluppo di un pensiero critico loro che gli consenta di ragionare con la loro testa, di camminare con le loro gambe per tenere la loro vita più in pugno."

Il presidente ha detto delle cose molto importanti. Cosa vuole sottolineare?

"Una su tutte quella che i giovani devono sviluppare una coscienza. Perché nell'era in cui molti investono sull'intelligenza artificiale, noi vogliamo investire sull'intelligenza umana per tenere la persona al centro e mettere solo la tecnologia al suo servizio e non il contrario."

Riguardo i progetti per i giovani?

"Sono progetti di cittadinanza che hanno l'ambizione di allenare i giovani a guardare il mondo con i loro occhi e ragionare con la loro testa, per esempio mostrando come tre media diversi diano diversamente la stessa notizia, che è un modo per capire come l'unica bussola che ti resta è la tua testa e devi imparare a usarla."

E invece qual è un messaggio che vuole lasciare ai giovani che si stanno formando in un contesto mediatico così complesso?

"Che questo è il tempo della complessità e nel tempo della complessità occorrono strumenti per decodificare ma l'unico strumento a cui ti puoi veramente affidare è la tua testa e devi imparare a usarla davvero."

Ha detto che salgano a bordo importanti testate

"Abbiamo l'onore di avere a bordo Mediaset e Rai nel nuovo progetto che sta per esordire accanto a grandissimi broadcast internazionali come CNN, il New York Times, lo Vostre Journal. Vogliamo allenare i giovani a fare tre esercizi. Primo, distinguere i fatti veri dai fatti, che veri non sono quelli che si chiamano le fake news. Secondo, allenarli a distinguere i fatti dalle opinioni, perché tutti hanno diritto le loro opinioni, ma nessuno ai propri fatti. E terzo vogliamo aprirli ai diversi punti di vista, ai diversi punti di vista con cui una stessa notizia si può dare, a una visione magari più progressista rispetto a una visione magari più conservatrice. È importante aprirsi e imparare a guardare il mondo con gli occhi degli altri per favorire il dialogo e il confronto."

Concretamente, come si sviluppano queste partnership?

"Si sviluppano con una super piattaforma che consente ai giovani di avere sullo stesso argomento i contenuti che arrivano da diversi media partner e che vengono distribuiti con tre categorizzazioni quella internazionale, quindi un media di un paese rispetto a un media di un altro, quello nazionale fra conservatori e Liberal e quello di confronto fra il costo di una scelta quindi medio economico a confronto con il media generalista"

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