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Rovere (Poste Italiane): "Questi 1000 ragazzi aspiranti giornalisti  vogliono intraprendere una carriera, che non è solo un mestiere, ma è una missione di grande responsabilità"

Il Presidente di Poste Italiane è stato intervistato da Il Giornale d’Italia in occasione della seconda edizione del Premio TG Poste, dedicato alla valorizzazione di giovani talenti dell’informazione capaci di sperimentare nuovi linguaggi, tecniche e prospettive

04 Dicembre 2025

Silvia Maria Rovere, Presidente di Poste Italiane è stata intervistata da Il Giornale d'Italia in occasione della seconda edizione del Premio TG Poste 2025, volto a valorizzare giovani talenti del mondo dell'informazione. All’evento era presente, anche in qualità di giuria, una ampia rappresentanza di direttori di testate nazionali e locali della stampa, della televisione e del web. Tra gli oltre 1000 partecipanti, la vincitrice è Bianca Michelangeli, una giornalista romana che riceverà una borsa di studio per un corso di alta formazione alla London School of Journalism. 
Quanto è importante per Poste valorizzare i giovani e le loro capacità?

Io direi che è importante dare sempre una chance al talento, che quello che è successo oggi. C'erano anche due ragazzi tra i finalisti, ma è molto bello e significativo che abbia vinto una ragazza. Credo che oggi quello che dobbiamo sottolineare è l'entusiasmo della partecipazione. Questi 1000 ragazzi aspiranti giornalisti  vogliono intraprendere una carriera, che non è solo un mestiere, ma è veramente una missione di grande responsabilità. Questo perchè consegnare le notizie, verificare le fonti e successivamente costruire un articolo è una responsabilità verso i cittadini, che sulla base di quello che leggono sui quotidiani si formano un'opinione. Per questo motivo occorre sempre avere molto presente l'aspetto etico. Credo che quest'attenzione non manchi a questi ragazzi che in più apportano l'entusiasmo e l'originalità del contributo di ragazzi che hanno voglia di sperimentare nuovi linguaggi e nuovi strumenti. Questo lo abbiamo molto sottolineato perché alcuni dei finalisti hanno stupito proprio per la modalità di raccontare con strumenti e linguaggi diversi capaci di arrivare poi alle persone con entusiasmo da un lato, ma anche con una capacità di lettura di quelli che possono essere linguaggi di nuove generazioni. Quindi la semplicità e l'efficacia con cui hanno contribuito ci ha stupito molto favorevolmente.

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