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Pichetto Fratin (MASE): "Per l’utility bisogna rafforzare il sistema idrico semplificando la gestione e riducendo i gestori"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: "Siamo tra i Paesi più avanzati in questo ambito, con ingenti investimenti tramite il PNRR, e tutti i ministeri partecipano attivamente a questo importante tavolo"

04 Dicembre 2025

Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in occasione del Forum “Cybersecurity, la nuova sfida delle utility”, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

In che modo il Ministero sta supportando le utility nell'adeguamento nelle nuove normative europee in tema di cybersecurity?

un lavoro complessivo: non si tratta di supportare una singola azione, ma complessivamente rispetto alla modernizzazione del Paese. Ho citato rispetto all'utility la questione acqua, dove dobbiamo andare avanti sul sistema idrico a rafforzarlo riducendo il numero dei gestori. Questo significa averli più forti e una governance nella condizione di poter approfondire i temi e di portare la massima attenzione sul sistema della sicurezza; in questo caso la sicurezza non solo fisica ma anche rispetto a quelli che sono i nuovi attacchi informatici".

Quali sono oggi le principali vulnerabilità nelle infrastrutture critiche ambientali ed energetiche e quali azioni reputa più urgenti per rafforzarne la sicurezza digitale?

"Continuiamo ad avere vulnerabilità o rischio sotto l'aspetto fisico perché noi riceviamo gas da da tante parti del mondo. Un attacco, un incidente è il rischio quotidiano, dovuto anche ad attacchi hacker, da parte quindi di soggetti che in modo malevolo vogliono trarre vantaggio".

Come si integra la cybersecurity nella strategia nazionale per la sicurezza energetica?

"Siamo uno dei Paesi più avanti sotto questo aspetto, abbiamo investito molto col PNRR e naturalmente, sotto la guida del Prefetto Frattasi, tutti i ministeri sono parte di questo grande tavolo con un contributo rilevante".

Considerando l'evoluzione degli equilibri internazionali e il loro impatto sulle politiche energetiche del nostro Paese. Come potrà cambiare l'importazione di gas russo in Italia una volta raggiunto l'accordo con gli Stati Uniti?

"Non leggo il futuro, in questo momento noi non prendiamo gas dalla Russia, abbiamo forniture di gas da tutte altre parti del mondo, via pipeline dall'Azerbaigian, Algeria, Libia, dalla Norvegia tramite passo del Gries, e poi abbiamo quasi metà della nostra domanda coperta ai rigassificatori con gas proveniente da più parti del mondo".

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