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Piazza (Fondazione Enpaia): "Intelligenza artificiale come strumento di supporto all'agricoltura; l'uomo deve governare le macchine e non il contrario"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Giorgio Piazza, Presidente di Fondazione Enpaia: "Sosteniamo il made in Italy agroalimentare investendo in società quotate in Borsa"

24 Settembre 2024

Giorgio Piazza, Presidente di Fondazione Enpaia in occasione del Forum Enpaia 2024-Economia e Società, scenari e prospettive, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"I temi fondamentali sono: il lavoro, l'economia ma anche i temi legati al nostro settore di riferimento, l'agricoltura. Temi come la sostenibilità e il clima impatteranno sicuramente con la grande innovazione legata all'intelligenza artificiale. E' legata a una grandissima mole di dati a disposizione e soprattutto a una capacità di calcolo, penso ai nuovi computer che genereranno poi gradi di innovazione molto importanti. Noi vorremmo essere coinvolti soprattutto in un approccio legato alla sostenibilità.  Parlando di agricoltura questa grande potenza innovatrice legata all'intelligenza artificiale vorremmo che fosse messa a disposizione per rinaturalizzare le nostre campagne, eliminando il più possibile la chimica e creando soprattutto un corretto uso dell'acqua. Mi piacerebbe che si iniziasse a fare questo tipo di ragionamento perché la funzione è possibile e quindi va fatta e va gestita in modo che questi strumenti potentissimi siano a disposizione dell'uomo in una concezione antropocentrica non tecnocentrica, quindi l'uomo che governa le macchine e non l'esatto contrario."

In questo contesto quali sono i rischi e le opportunità dell'intelligenza artificiale nel mondo del lavoro?

"Io credo che ci metterà a disposizione lavori di cui non conosciamo l'esistenza attualmente. Probabilmente, come ho sentito più volte dire, ci sono dei ragazzini che vanno alle elementari che da adulti faranno dei lavori che oggi noi non conosciamo e questo sarà reso possibile dalla grande innovazione. Questo è sempre accaduto anche nel passato, con le grandi rivoluzioni in tempi però un po più lunghi. Con la capacità e la velocità con cui cambiano le cose dovremmo essere ben attenti a governare questa vicenda anche in un approccio etico perché altrimenti, sappiamo da dove partiamo ma non dove andremo a finire e questa credo sia una grande opportunità che ci viene messa a disposizione. Mi auguro che il nostro campo, l'agricoltura, diventi un attività più sostenibile, che ci permetta di fare reddito e di produrre cibo dai campi sotto il sole con l'utilizzo dell'acqua piuttosto che nei capannoni industriali."

Quindi più nello specifico, Fondazione Enpaia come supporta il made in Italy agroalimentare?

"Noi abbiamo già da tempo fatto delle scelte ben precise, investiamo in economia reale, su imprese che ovviamente ci danno delle garanzie legate alla liquidabilità dell'investimento, quindi devono essere aziende quotate in Borsa ma che comunque lavorano nell'agroalimentare e in agricoltura. Abbiamo già quattro investimenti di questo tipo e continueremo a farne."

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