12 Luglio 2024
Il Giornale d'Italia a margine della settima edizione de la Ripartenza, la manifestazione nata da un'idea di Nicola Porro in calendario il 12 e 13 luglio al Teatro Petruzzelli di Bari per affrontare i temi dell’economia, della politica e della cultura italiane in ottica di rilancio del sistema Paese, ha intervistato l'amministratore delegato di Poste Italiane Matteo Del Fante:
Dai tempi del Covid Poste Italiane non si è tirata indietro e ha dato un contributo che nei giorni del marzo-aprile del 2000 è stato difficile; difficilissimo per noi rimanere in piedi, con gli uffici aperti, con i postini che consegnavano. Abbiamo perso anche tanti colleghi in quei giorni, ma non ci siamo fermati perché sentivamo sulle nostre spalle la responsabilità di quello che facevamo per tutto il sistema.
Il messaggio in quel momento di Poste che non riusciva ad aprire gli uffici o a consegnare la posta, i pacchi, sarebbe stato terribile, forse letale per la gente che aveva bisogno di punti di riferimento e di quotidianità.
Da quel momento lì abbiamo continuato ad investire sulla nostra presenza capillare sul territorio e in particolare il Pnrr, il fondo complementare al Pnrr, ci vede presenti con un progetto che si chiama Polis che su 7000 uffici postali in comuni che hanno meno di 15mila abitanti, porterà i servizi della pubblica amministrazione aiutando i cittadini che vivono nei centri minori ad avere il passaporto senza dover fare decine o centinaia di chilometri, avere la patente e la carta d'identità, certificati di ogni tipo nell'ufficio postale, con un unico passaggio. E crediamo che questo sia un grande aiuto a quei territori e quindi un contributo alla ripartenza.
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