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Foti (Aon): "Fondi di private equity fondamentali per crescita delle aziende; assenza di grandi deal nel '23, segnali positivi per il '24"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Andrea Foti, Head of M&A Southern Europe di Aon: " Cerchiamo di aiutare i fondi a lavorare sul capitale e ridurre i rischi nelle operazioni di m&e per una maggiore efficienza"

27 Febbraio 2024

Andrea Foti, Head of M&A Southern Europe di Aon, in occasione dell'evento "Private Equity: a Key Driver for Growth in the Italian Economy", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Oggi siamo qui per approfondire una tematica estremamente interessante: i fondi di private equity e le leve per creare valore per le aziende italiane, con una conseguente crescita per l'economia del Paese. Abbiamo un panel di professionisti incredibili, i responsabili degli uffici di diversi fondi internazionali e italiani attivi sul mercato italiano, quindi la discussione sarà sicuramente molto interessante.

I fondi sono ormai un player fondamentale nella crescita, nello sviluppo, nella maturazione delle aziende; questo trend si è avviato in maniera importante da anni ed è destinato a proseguire, poiché le aziende italiane rappresentano a livello mondiale un target estremamente interessante per le capacità che dimostrano e per la possibilità di favorire anche i ritorni economico-finanziari dei fondi stessi.

Noi di Aon cerchiamo di aiutare i fondi a lavorare sul capitale, quindi aumentare i loro ritorni e ridurre e controllare i rischi nelle operazioni di m&e per favorire una maggiore efficienza da un punto di vista di capitale. Si tratta dunque di strumenti che vanno a sostituirne di più vecchi che si usavano nelle operazioni di m&e per avere un'efficienza maggiore e un ritorno più alto".

Previsioni per il 2024?

"È una domanda sempre complicata però in generale i primi segnali di quest'anno sono positivi; arriviamo da un 2023 che sul mondo m&e è stato complicato, soprattutto per le operazioni grandi. In Italia in generale infatti il numero di operazioni è stato buono, ma i grandi deal sono mancati, e questo ha fatto sì che il valore aggregato delle operazioni fosse inferiore in modo sensibile rispetto al 2022. I segnali arrivati all'inizio di quest'anno sono migliori, ci sono diversi elementi che fanno essere ragionevolmente positivi. I fondi rappresenteranno un player importante in questo trend e quindi vedremo se i segnali positivi nei mesi di gennaio e febbraio potranno proseguire e svilupparsi". 

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