23 Febbraio 2024
Alla quarta edizione del Forum in Masseria, rassegna stampa di Bruno Vespa per discutere sul ruolo dell'Italia in Europa, è intervenuto anche il nuovo presidente dell'INPS, Gabriele Fava. Rispondendo ad una domanda di Vespa riguardante i suoi prossimi obiettivi come numero uno dell'Istituto nazionale della previdenza sociale, Fava ha risposto parlando di diverse sfide, come quelle dell'ascolto della popolazione e della digitalizzazione. La sfida più importante sarà poi quella di cercare di risolvere la situazione legata all'aumento delle pensioni in Italia rispetto ai contributi ricevuti dalla popolazione, come indicato anche in passato dall'ex presidente Tridico.
"Una delle prime mosse- spiega Fava -, o comunque interventi che desidero fare è sicuramente una grande campagna d'ascolto interno ed esterno, anche velocemente, e questo peraltro è un aspetto richiamato anche dal presidente Repubblica nel discorso di fine anno, ascolto degli anziani, dei giovani e naturalmente intervento anche sul gender gap. Importantissimo sono 3 interventi che dovranno essere fatti perché ascolto vuol dire intercettare il fabbisogno di esigenze proprio per arrivare ad una semplificazione, anche negli stessi processi: la semplificazione che avverrà ad esempio attraverso la digitalizzazione e intelligenza artificiale che porterà a velocizzare i processi, a consentire alla struttura dell'ente di concentrarsi sui dossier delicati, critici che comportavano in passato molto tempo, domani comporteranno meno tempo".
"Quindi arrivare attraverso anche una diversa visione, una visione un po' più olistica attraverso un'armonizzazione delle politiche passive con le politiche attive trainanti a un sistema pensionistico sostenibile. Un'idea di ciò di cui c'è bisogno ce l'abbiamo, e l'idea corrisponde esattamente a fornire migliori servizi più veloci, più certi quindi, attraverso la digitalizzazione, su questo ci arriveremo. Faccio un esempio: un'app che consenta di poter avere a tutti dati certi sulla sua posizione pensionistica e in un futuro non remoto riuscire ad arrivare anche a dare dati molto sofisticati, certamente sì, questo è atteso e a questo attenderemo nei prossimi anni".
Altra sfida da superare sarà poi quella legata all'aumento delle pensioni in Italia rispetto ai contributi ricevuti dalla popolazione, come aveva spiegato in precedenza l'ex presidente Pasquale Tridico: "Il calo demografico è un problema per almeno due motivi: ha un impatto negativo sulla crescita economica e ha un impatto negativo sulla sostenibilità del sistema pensionistico. Ricordiamoci che il nostro sistema pensionistico è a ripartizione: i lavoratori attivi di oggi sostengono i pensionati di oggi. E in Italia abbiamo un rapporto tra lavoratori attivi e pensionati che peggiorerà nel decennio fino a diventare 1:1: un lavoratore attivo per ogni pensionato. La situazione non è positiva. Cosa possiamo fare per migliorare? La politica si sta già muovendo a favore della famiglia con incentivi alla natalità, assegno unico, migliorare il rapporto lavoro-famiglia: tutte cose di buon senso che nel tempo daranno risultati".
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