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Montà (Avviso Pubblico): "Con BPER informiamo sui rischi del gioco d'azzardo; gioco online? In Italia spesi €150 mld all'anno"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Roberto Montà, Presidente di Avviso Pubblico: "’La Trappola dell’ Azzardo’ è giunto alla seconda edizione; coinvolte circa 15.000 persone"

13 Febbraio 2024

Roberto Montà, Presidente Avviso Pubblico, in occasione della presentazione della seconda edizione di "La trappola dell' Azzardo", il progetto di Avviso Pubblico e BPER Banca volto a prevenire la dipendenza da gioco d'azzardo patologico, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

“’La Trappola dell’ Azzardo’ è un progetto importante giunto alla seconda edizione; l’anno scorso ci siamo indirizzati su città importanti a livello nazionale, coinvolgendo sul tema del gioco d'azzardo circa 15.000 persone tra studenti, cittadini, amministratori, operatori dei servizi socio sanitari e giornalisti.

L'idea è quella di offrire strumenti di informazione e di conoscenza intorno a un fenomeno molto pericoloso, una vera trappola.

Da qui nasce il nome di questo Progetto, che vede oggi circa 1 milione e mezzo di persone affette da disturbi legati al gioco, che noi chiamiamo più comunemente ludopatia, e che guarda soprattutto ai giovani come target.

Cresce il gioco a distanza online: ci sono 17 milioni di conti online aperti per giocare in Italia, dove si giocano circa 150 miliardi di euro all'anno, che vuol dire oltre 3.000€ a persona pro capite. Questi sono numeri strabilianti che rischiano di diventare una tassa sulla miseria; purtroppo la giurisprudenza oramai riconosce il fatto che c'è un problema di salute e bisogna cercare di limitarlo perché ci sono fasce della popolazione più a richio e vulnerabili. Noi lavoriamo sui giovani perché l'idea che si possa fare i soldi senza impegnarsi, senza lavorare, senza cercare di costruirsi un futuro attraverso il gioco è un messaggio molto pericoloso e diseducativo.”

La prima edizione di “La Trappola dell’ Azzardo” ha ottenuto un grande riscontro. Quest’ anno vi aspettate lo stesso successo?

Noi ci aspettiamo di continuare a crescere da un punto di vista dei numeri e della penetrazione a livello nazionale. A livello nazionale, è in discussione il riordino del gioco, cioè un decreto che in dibattimento nelle Commissioni.

 Attraverso questo progetto abbiamo già inviato una prima memoria ai parlamentari delle Commissioni di Camera e Senato che se ne occupano, per riflettere su quelli che sono gli elementi di preoccupazione da parte nostra, ma anche per restituire la percezione che c'è sul territorio.

Non porre dei limiti rischia di lasciare un campo aperto, che significa far crescere il numero di persone che rischia tutto ciò che ha: affetti, lavoro, casa.”

Da dove nasce la volontà di voler avviare questo progetto con BPER Banca?

“Penso che un'associazione di amministratori, attiva da 28 anni e che rappresenta circa 600 enti, nel momento in cui inizia ad occuparsi di questi temi, ha un elemento in comune con noi molto semplice: la banca vede gli effetti del gioco da un punto di vista economico finanziario; noi li vediamo da un punto di vista socio sanitario. Questo è l'elemento che ci unisce, oltre a una grande responsabilità sociale di BPER Banca che ha una tradizione molto forte su questo tema.”

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