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Bombassei (Brembo): "Errore vietare motore endotermico entro 2035; nel 2024 lancio di un freno totalmente elettronico"

Alberto Bombassei, Fondatore e Presidente Emerito di Brembo: "L'errore sta nel vietare entro il 2035 il motore endotermico, se avessero detto 'tutti i veicoli dovranno avere emissioni zero', allora sarebbe stato molto più capibile". L'intervista a Il Giornale d'Italia

13 Ottobre 2023

Alberto Bombassei, Fondatore e Presidente Emerito di Bremboin occasione del Quattroruote Next, il nuovo evento, ideato e organizzato da Quattroruote, tenutosi agli IBM Studios di piazza Gae Aulenti a Milano, sul settore dell’automotive, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

"Io credo che un evento come quello di oggi sia molto utile perché in questo cambiamento epocale che la mobilità in generale ha e avrà, sicuramente dobbiamo essere preparati e non fare l'errore che in parte abbiamo già fatto.

Dico questo perché nella mia breve esperienza parlamentare, 6-7 anni fa, avevo fatto tutto il giro dei vari ministeri per stimolare a fare qualcosa per poter vivere senza traumi di questo cambiamento globale che sarà la mobilità con l'elettrico.

Però devo dire non ho avuto grandi successi, quindi salvo il buon Calenda che si è mosso in quella direzione, secondo me è tardi muoversi adesso. Poi il mio pensiero personale è che è un'impostazione sbagliata, in questo caso non solo italiana perché sono decisioni a livello europeo.

L'errore sta nel vietare entro il 2035 il motore endotermico. Questo è un errore grossolano anche a livello culturale perché se avessero detto "nel 2035 tutti i veicoli dovranno avere emissioni zero", allora sarebbe stato molto più capibile.

Poi come ci arriviamo a quell'emissione zero? Io lo posso fare con l'idrogeno, lei lo fa con l'elettrico, il signore lo fa
con il carburante biologico. Questo è un errore proprio tecnico che credo avrà bisogno di una revisione perché sennò creerebbe anche dei guai.

Il secondo aspetto a cui non si dà molta importanza è che nessuno ha esaminato a fondo l'impatto sociale perché, voglio dire, oggi come oggi abbiamo decine di migliaia di posti di lavoro che sono dedicati alle vetture tradizionali e se un domani dovessero diventare elettriche, dove notoriamente c'è più del 30% di riduzione di componenti, noi italiani avremmo un'eccellenza di mano d'opera a cui non abbiamo ancora detto che cosa dovrebbe fare.

Qualcuno all'inizio ridacchiava, all'interno delle vetture elettriche quando si rilascia l'acceleratore il motore fa un po' da inverter, quindi c'è una specie di freno motore, quindi il freno diventa meno determinante. Se uno incontra una vecchina che attraverso la strada con il freno elettrico la stende cinquanta volte, quindi il freno c'è e diventerà, secondo noi, più importante di quello di prima, perché è molto più sofisticato.

Quindi per noi non solo non cambia niente ma dovrebbe essere un surplus di valori aggiunto che i costruttori dovranno avere, stiamo lavorando per produrre nel 2024 un freno totalmente elettrico".

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