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Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Bonomi (Confindustria): “Sul cuneo fiscale un taglio strutturale di 16 miliardi concentrato sotto i 35.000 € di reddito”

“Mattarella richiama alla sicurezza sul lavoro: ho chiesto un patto per l’Italia coi sindacati, la prevenzione fondamentale“

15 Settembre 2023

Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria, in occasione dell'assemblea 2023, ha dichiarato al Giornale d’Italia:

“Non mi sono annoiato durante il mio periodo di presidenza, ho avuto parecchie situazioni complicate, a partire ovviamente dalla pandemia, dell’aumento di costi delle materie prime, lo shortage delle materie prime, costi degli aumenti energetici, la guerra russo-ucraina, quindi con la spezzarsi delle catene del valore aggiunto nel mondo.

Però molto orgoglioso di rappresentare gli imprenditori italiani, che hanno dato una dimostrazione di capacità e di amore per il loro Paese, che rimarrà nella storia di questo Paese.

Noi riteniamo che in legge di bilancio si debbano affrontare tre tematiche: taglio del cuneo fiscale, investimenti e riforme. Sul cuneo fiscale sapete benissimo che la nostra proposta è quella di dare un taglio strutturale e robusto, intorno ai 16 miliardi, concentrato sotto i 35.000 € di reddito, due terzi a favore del lavoratore, un terzo favore delle imprese.

Ricordo che, oggi, i contributi sono pagati l’incontrario: cioè due terzi delle imprese ed un terzo dei lavoratori. Questo vuol dire mettere in tasca coi lavoratori 1200 € in più all’anno, è una mensilità in più, strutturale, cioè  per tutta la loro vita lavorativa.

Io credo che questa sia la strada, poi ovvio sta al Governo decidere dove reperire le risorse, in un paese che a 1100 miliardi di euro di spesa pubblica, credo che si possa trovare 16 miliardi.

Non sta a me giudicare, ovviamente, il Presidente della Repubblica. Ovviamente, han fatto molto piacere le parole che ho speso sulla mia relazione e sull’imprenditoria italiana.

Ci ha richiamati tutti, giustamente, al tema della sicurezza sul luogo di lavoro, come sapete da quando io sono diventato presidente, tre anni fa, ho chiesto un patto per l’Italia coi sindacati, anche sul tema della sicurezza, dove noi riteniamo che la prevenzione sia fondamentale.

Giusto punire chi sbaglia, ex post, cioè dopo che l’incidente è avvenuto. Noi vorremmo che questi incidenti non avvenissero! Abbiamo proposto di fare commissioni paritetiche all’interno delle imprese, proprio per prevenire ex ante questi problemi. Se rileggete la mia relazione, sul presidenzialismo proprio mi sono astenuto da fare commenti, in quanto non abbiamo ancora visione di quali sono le proposte delle forze politiche.

Il mio è stato un richiamo alla situazione internazionale, che sta ricomponendo nuovi equilibri e dove la democrazia, sono dati dell’economist, sta regredendo.

Quindi la necessità di tenere insieme democrazia è libertà e mondo economico, come ha richiamato lo stesso Presidente della Repubblica, dicendo che l’economia è fondamentale per la crescita sociale ed economica e il progresso di un paese.

E poi chiedere, nel momento in cui si decideranno di fare delle riforme, che incidono sull’assetto istituzionale del Paese, di trovare armonia tra le forze politiche e non di fare delle riforme che siano divisive, perché sono delle riforme che incidono sulla vita di tutto il Paese.

C’è un mondo che si sta riconfigurando, ci sono nuovi equilibri, la democrazia sta regredendo, è un valore comune di tutti, dobbiamo lottare per preservarla. È interesse di tutti.

Quanto alla domanda sulla Zes unica, in questo momento, è una una proposta. Non sappiamo ancora come sarà, strutturata. Quindi, intanto andiamo avanti con le Zes che stanno funzionando. I dati ci dicono che le Zes l’anno scorso hanno aumentato i traffici commerciali dell’8%. Abbiamo degli investimenti importanti, la Zes della Campania fatto 1 miliardo e mezzo di investimento. Quindi, stanno funzionando, sono focalizzate, concentrate. La Zes unica può essere un ulteriore stimolo degli investimenti in tutto il mezzogiorno d’Italia, che ne ha necessità, però non sia di detrimento a quel che oggi sta già funzionando.”

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