17 Maggio 2023
Luca Dal Fabbro, Presidente Iren, in occasione della Quinta Conferenza Nazionale sull'Economia Circolare, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Terre rare, una delle grandi tematiche e emergenze che dobbiamo affrontare come Europa, quando parliamo di economia circolare dobbiamo parlare del fabbisogno delle nostre industrie, quindi le terre rare che rappresentano una delle materie prime essenziali nel mondo del digitale, nel mondo della sostenibilità, i droni, l'aereo spaziale hanno bisogno di terre rare.
Oggi queste terre rare sono in realtà molto rare perché sono in mano sostanzialmente a un Paese non in Europa e non negli
Stati Uniti che controlla più dell'85% dell'estrazione, raffinazione e commercializzazione, dobbiamo pensare di fare un piano di recupero e l'utilizzo di queste terre rare che sono dappertutto. Il cellulare è pieno di terre rare, il televisore.
Come Iren stiamo costruendo impianti per il recupero dei Raee, questi rifiuti elettrici che possono essere delle fantastiche miniere a cielo aperto in mancanza di terre rare che possiamo ottenere per esempio con la commercializzazione. Per dire che cosa?
L'Europa ha bisogno di un piano strategico sulle terre rare, lo ha avviato, però bisogna poi fare gli impianti e aziende come le multiutilty fanno gli impianti, li costruiscono e poi fanno in modo che questi funzionino. Il concetto della Multiutility è un concetto che diventerà sempre più strategico nell'ambito dell'economia circolare, nell'ambito dell'economia, diventerà pivotale perché oggi il futuro della nostra rindustrializzazione non è la produzione, ma è il riutilizzo, il riciclo, l'economia circolare, cioè un'economia rigenerativa.
La Cina. La Cina ha sviluppato un piano di creazione di leadership sulla produzione, commercializzazione, raffinazione delle terre rare e ci ha messo 25 anni, quindi sono stati lungimiranti, sono stati molto saggi, prima dell'Europa, prima degli Stati Uniti, hanno deciso e hanno capito che le terre rare diventavano un elemento strategico per le due industrie più importanti, che sono il digitale e l'energia, o tra le più importanti, hanno investito e in 25 anni hanno raggiunto una leadership che li fa oggi controllare tra l'85 e il 90% di queste terre rare. Quindi, congratulazione alla Cina, adesso noi dobbiamo pensare di poter recuperare queste posizioni e fare in modo che il nostro sistema competitivo, strategico, industriale rimanga competitivo.
E per fare questo dobbiamo approvvigionarci di queste terre preziose. Uno dei modi migliori per farlo in Italia, visto che non abbiamo molte miniere, non abbiamo molti giacimenti, è quello di recuperare dove ci sono e le città sono miniere a cielo aperto. I cellulari, i televisori, i nostri rifiuti elettrotecnici, elettronici sono delle miniere fantastiche. Iren investe in questo prima di qualunque altra multi-utility e vogliamo diventare leader in Italia e, direi, tra i leader europei del recupero dei metalli rari.
Abbiamo un impianto già in funzione a Torino, ne stiamo costruendo uno o in via di costruzione in Toscana
e adesso stiamo priorificando di farne anche degli altri.
Iren ha un piano molto ambizioso sulla sostenibilità e sull'economia circolare. Come multi-utility vogliamo diventare leader in Italia sull'economia circolare che significa riciclo, riparazione, recupero, rivalorizzazione, significa l'economia del futuro, significa passare da un'industria del consumo a un'industria della rigenerazione, quindi non solo produzione,
ma riutilizzo e recupero di tutti quei metalli, materiali e sostanze preziose che vanno da rifiuti umidi, che noi rivalorizziamo con il biogas e produciamo biogas, ai materassi, ai rifiuti elettrotecnici e quant'altro."
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