03 Maggio 2023
Vittorio Cino, Direttore Generale, Centromarca e Ibc, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Molti temi importanti, tutti fanno riferimento a cosa vogliamo per costruire un brand Italia che funzioni. Io direi che il titolo dell'evento di oggi era il brand che si racconta, in realtà io penso che si debba partire dal brand che viene raccontato. Oggi manca questo, manca un sistema paese che supporti il brand Italia, cioè manca una strategia.
Cosa vogliamo che sia l'Italia, chi vuole essere, cosa vuole rappresentare, quali emozioni vuole suscitare, chi vogliamo raggiungere come pubblico o pubblici di riferimento.
Se prima non sappiamo chi vogliamo diventare o chi vogliamo raccontare, cosa vogliamo dire è difficilmente poi parlare di comunicazione. Noi ci possiamo riunire tutti i comunicatori che vogliamo, però ricordiamoci, e io ho un'esperienza di comunicazione, che prima della comunicazione ci vogliono i contenuti e poi si comunica, ma la comunicazione non può mai sostituirsi ai contenuti. Noi purtroppo abbiamo bisogno di costruire dei contenuti.
Altri Paesi, per carità, non sono un esterofilo, altri Paesi sono stati bravi nel mettersi intorno al tavolo e costruire un'entità. Chi vogliamo essere, cosa vogliamo raccontare? Partiamo da qua. A chi ci vogliamo rivolgere e per quale motivo? Perché non possiamo farne un paese, un brand Italia, capace di attrarre investimenti, capace di attrarre turisti. Non necessariamente le cose sono in contraddizione, ma si devono parlare. Il che vuol dire costruire degli elementi, anche emozionali, perché ricordiamoci tutti noi che quando parliamo di brand, di qualsiasi brand, parliamo di emozioni che noi vogliamo suscitare. Un brand è tale se è identificabile e uno degli elementi distintivi dell'identificazione di brand è l'emozione che suscita. Bellezza, bontà, empatia, solidità, sicurezza, tutti elementi che si ha nell'auto tedesca che indica solidità o nella Ferrari italiana che invece indica bellezza, stile, velocità. Se non identifichiamo tutti questi elementi difficilmente poi riusciamo a essere bravi. Dobbiamo anche essere un po' meno campanilisti e fare più sistema, più fare squadra. Un tema oggi importante è il tema di applicare il soft power al sistema paese. Cos'è il soft power? È quella tecnica che sostituisce l'hard power fatto di politica, militare, economia, elementi più legati alle emozioni, allo stile, alla cultura, alle abitudini che un paese trasmette quando viene visitato o quando si trasmette al mondo. Però il soft power è una strategia, quindi come tale deve essere disegnata, costruita, fatta insieme, convintamente e poi portata all'esterno, comunicata in maniera coerente.
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