19 Gennaio 2023
Michele Crisostomo, Presidente di Enel, in occasione dell'evento di Nicola Porro a Milano "Ripartenza", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"I progetti sono, come si vede da una strategia molto chiara, che ormai si può tracciare in modo lineare nel corso degli anni, sono quelli di fare in modo che il paese sia pronto ad ospitare i milioni di punti di generazione rinnovabile, che si stanno concretamente diffondendo sul territorio italiano. Il numero che penso sia significativo: si sta vedendo crescere in maniera esponenziale il numero di richieste di allaccio, allora la nostra responsabilità, che incrocia perfettamente le missioni del PNRR, è quello di fare in modo che la rete elettrica sia in grado di ospitare questi milioni di punti generazione e che tragga investimenti e che permetta a noi di realizzare investimenti che consentono di assicurare stabilità a fronte di questo ingresso di questa nuova capacità rinnovabile e questo anche in aggiunta ai progetti di dimensioni maggiori che noi ormai vediamo concretamente anche all’azione del governo diventare sempre di più qualcosa di non solo possibile ma concretamente realizzabili in tempi ragionabili. La crisi energetica ha portato concretamente e questo è un dato che ormai abbiamo di un’accelerazione dello sviluppo delle rinnovabili e anche il fatto che comunque la prospettiva, se è quella di una riduzione, dell’utilizzo del gas da l’idea di quale può essere il futuro del paese molto precisa.
Il programma Repowering Eu, che ha una sua dimensione di estremo supporto allo sviluppo delle rinnovabili, anche perché va a toccare uno degli aspetti più controversi, quello del permitting, e quindi si tratta di fare in modo che gli stati membri dell’Unione Europea identifichino delle “go-to areas”, quelle aree dove effettivamente si può realizzare un impianto rinnovabile, quindi solare, eolico, con tempi di autorizzazione compressi, quindi questo dà l’idea del supporto alle rinnovabili. Penso che i cardini del Repowering Eu, la diversificazione delle fonti di approvvigionamento, la messa in sicurezza delle filiere e, effettivamente, lo sblocco degli intoppi amministrativi danno chiara l’idea che questo sia il futuro dell’Europa.
Il piano è preciso, riflette i tempi del PNRR, noi abbiamo in cantiere investimenti con progetti autorizzati per tre miliardi e mezzo di euro sui quattro messi a disposizione sulle reti elettriche dal PNRR, da realizzarsi entro due anni che ci aspettano o quanto meno con un orizzonte temporale, penso sia il 2026, che è del tutto in linea e all’interno del perimetro che permette di sviluppare a pieno le potenzialità del PNRR anche sotto questo aspetto".
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