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Prima della Scala, Meyer: "Opera Russa? Godunov era in programma già tre anni fa: è una cupa critica alle dittature"

Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano: "L’allestimento mette in primo piano il racconto del monaco Pimen, un pò un giornalista che racconta la storia della Russia. Scrive usando gli scritti di Puskin, esteticamente è molto forte". L'intervista a Il Giornale d'Italia

22 Novembre 2022

Dominique Meyer, Sovrintendente e Direttore artistico del Teatro alla Scala di Milano, in occasione dell'inaugurazione della Stagione d’Opera 2022/2023, ha affermato a Il Giornale d'Italia: 

"Non sono d’accordo con i fatti, ovvero la reazione del console ucraino sulla scelta della Prima. Di conseguenza tutti i giornali ci hanno dato ragione, esortandoci ad andare avanti con il progetto. Prima di tutto il progetto è nato tre anni fa, prima che iniziasse la guerra. Nel momento in cui è iniziata è stato drammatico per noi, perché avevamo un’altra opera russa in programma. Abbiamo reagito, ho chiesto per primo, insieme a tutto il teatro, un chiarimento e un appello a favore di una soluzione pacifica. Ho eseguito il Stabat Mater di Rossini per dare un sostegno alle vittime. Siamo un teatro, non l’organizzazione delle Nazioni Unite. Abbiamo fatto il nostro dovere, quello che consideriamo tale: insieme alla Croce Rossa abbiamo raccolto 400mila euro a sostegno delle vittime ucraine. Abbiamo ospitato degli allievi della scuola di ballo di Kiev, insieme ai genitori e alle famiglie, trovando per loro delle case e dei modi per vivere.

Siamo andati oltre ai limiti che può essere chiesto ad un teatro. C’è un aspetto sottolineato dal nostro regista, Kasper Olten, ovvero che l’opera si può leggere come una critica alle dittature. È un’opera sulla tristezza infinita del popolo russo che passa da una dittatura all’altra. Leggendo il libretto ci si rende conto di cosa si tratta.

Molti parlano di quest’opera, ma non conoscono nulla del contenuto.

Quest’anno nell’allestimento va messo in primo piano il racconto del monaco Pimen, che racconta la storia della Russia. Scrive la storia usando degli scritti di Puskin, esteticamente è molto forte e bello. Sono molto orgoglioso di aver prodotto questo progetto".

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